PIEDIMONTE MATESE – Una lettera per  sollecitare il sindaco di Piedimonte Matese (il comune è alle prese con il piano urbanistico in iter ndr) alla compilazione di un questionario  riguardante un uso più sostenibile delle risorse territoriali ed urbanistiche.

Ad indirizzarla Vitagliano Ranieri, capogruppo Sinistra Matesina ma in questo caso in qualità di rappresentante del comitato nazionale tutela  paesaggio nell’ambito della campagna “stop cemento”. Lo scopo è quello di “attivare con urgenza massima un capillare censimento del patrimonio edilizio presente all’interno dei confini del Comune da Ella guidato.Tale necessario censimento- scrive Vitagliano- viene in questi giorni richiesto a tutti i Comuni italiani, allo scopo di mettere in luce con assoluta esattezza la realtà delle strutture edilizie già presenti nel territoriodi ciascun municipio e, in particolare, il numero di quelle sfitte, vuote, non utilizzate (ed eventualmente la superficie), le superfici edificabili residue del vigente piano urbanistico e quelle previste da eventuali piani adottati. Questo elemento- sottolinea l’esponente di Stop cemento- è ritenuto di estrema importanza per monitorare lo stato attuale dell’offerta edilizia e ragionare – senza pregiudizi e con precisi dati di ausilio – il fenomeno del consumo di suolo e tutte le necessarie pianificazioni conseguenti. La scheda – preparata da un folto gruppo di cittadini, da professionisti del settore e da amministratori – si compone di due parti: la prima parte riassume i punti nevralgici indispensabili richiesti a tutti i Comuni;la seconda parte enuclea altri elementi importanti e facoltativi che ci auguriamo possano comunque essere segnalati, onde rendere ancora più efficace il monitoraggio. La scheda è stata ideata allo scopo di offrire un metodo di lavoro che possa guidare ogni nuova futura pianificazione dello strumento urbanistico comunale e favorire una discussione basata su informazioni certe ed aperta ai contributi di tutti i cittadini.La portata delle informazioni previste, ci portano anche ad invitarla a valutare, successivamente, la decisione di adottare, per il tramite di idonea modifica/revisione del vigente piano urbanistico, una moratoria per le nuove edificazioni su aree libere previste dallo strumento urbanistico attualmente in vigore e/o da sue varianti: i dati che il Suo Comune avrà modo di mettere in luce, infatti, potrebbero profondamente modificare il quadro complessivo delle pianificazioni attualmente definite in assenza di riferimenti metodologici che abbraccino l’intero assetto urbanistico comunale”

 

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