Non sono mancati i colpi di scena alla prima uscita pubblica della lista Progetto democratico per Cesa, capeggiata da Domenico Mangiacapra. Partiamo dalle assenze. Quella che doveva essere la serata dei big provinciali del Pd si è rivelata un mezzo flop.

Tra gli invitati non hanno risposto all’appello l’onorevole Stefano Graziano e il consigliere regionale Nicola Caputo. E se quest’ultimo era ben rappresentato dal leader casertano Dario Abbate, ha destato non poche perplessità l’assenza del parlamentare dei democrat. Oltre al segretario provinciale, era presente il consigliere regionale del Pd, Lucia Esposito, che ha invitato i militanti e gli elettori di Cesa a sostenere i candidati “che in una fase in cui prevale l’antipolitica hanno avuto il coraggio di metterci la faccia”. Il clou del comizio si è avuto con gli interventi del candidato al consiglio comunale Cesario Villano e dell’ex sindaco e consigliere provinciale Giuseppe Fiorillo. Villano ha bombardato di pesanti accuse gli avversari con frasi colorite e attacchi frontali, in molti casi personalistici. Mentre Fiorillo, a sorpresa, ha sparato a zero contro il primo cittadino in carica e compagno di partito Enzo De Angelis, il quale non partecipato alla manifestazione. “Chi ha avuto l’onore di guidare il Comune, anche grazie al Pd – ha tuonato Fiorillo – dovrebbe essere su questo palco. In politica non si può solo ricevere, bisogna anche dare”. Un’altra bordata all’indirizzo di De Angelis l’ha scagliata riferendosi alla presenza nella lista avversaria, Cesa al Centro, di parenti dell’attuale sindaco. “Se io avessi avuto – ha sbottato Fiorillo – mio figlio, mio fratello o mio nipote candidati nella lista avversaria, non avrei fatto la campagna elettorale per loro”. Insomma, in casa Pd la rottura tra De Angelis e il partito sembra ormai insanabile.

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