CASERTA – “Ancora una volta rinviato – ha dichiarato l’on. Gianfranco Paglia – il Consiglio Regionale, in cui si doveva discutere l’ odg che prevedeva la chiusura di cave e cementifici. Ancora una volta mi rivolgo alla classe politica affinchè ci sia unitá e che ci si assuma la responsabilità nell’ affrontare in maniera decisa e decisiva questo problema. Le tematiche ambientali, con le relative conseguenze drammatiche di salute che ne scaturiscono, non possono essere rinviate ulteriormente per ferie, nè possono più essere oggetto di mere strategie politiche.
Numerosi studi scientifici, monitoraggi ambientali, indagini della Magistratura e quant’altro portato a conoscenza del pubblico hanno accertato lo spaventoso livello di inquinamento derivante da: sversamento di rifiuti tossici, roghi, cave, cementifici e di tutto quanto vi è di più dannoso per la salute dei cittadini. Il livello di allarme – ha continuato Paglia – ha superato ogni limite di guardia e non è più possibile demandare ad altri una concreta risoluzione del problema. In Italia è facile fare una politica ambientale quando si usa come sversatoio dei rifiuti tossici la provincia di Caserta, quando si concentrano in un’area ristretta numerose cave e due cementifici, quando si è ancora ostaggio di organizzazioni criminali che lucrano su un problema così grave. Faccio appello – conclude- a tutta la classe dirigente della Regione Campania della nostra provincia, affinchè, questa volta smettano di fare i loro calcoli politici, e risolvano in maniera definitiva la questione. Personalmente, porterò il caso in Parlamento, affinchè il Governo si impegni concretamente ed in tempi quanto più celeri possibili, ad affrontare e risolvere questa piaga. Ribadisco che la salute dei cittadini, la tutela ambientale, il diritto ad una vita migliore, non hanno colore politico e la gente è stanca di sentire promesse. Questi diritti sono sanciti dalla Costituzione Italiana e non possono continuare ad essere solo slogan elettorali.”