PIEDIMONTE MATESE – “ Nei prossimi giorni chiedero’ al Presidente del Consiglio ed al Sindaco la convocazione di un Consiglio Comunale aperto per discutere della situazione che si sta verificando nella nostra città per quando riguarda la chiusura o il ridimensinamento di una serie di uffici che sono vitali per l’economia del nostro territorio. Tutti devono fare la loro parte a prescindere dai colori politici. Una volta tanto si facciano accordi trasversali per l’interesse collettivo e non per far dispetto a qualcuno”.
Le parole del capogruppo PDL di Piedimonte Matese, Daniele Ferrucci, scolpite sul socialnetwork Fb, si muovono nella direzione di aprire una discussione pubblica nel massima organo di indirizzo e di confronto trasparente sulla critica situazione che sta attraversando il territorio in seguito alla perdita di alcuni servizi collettivi (il tribunale soppresso e trasferito e la quasi certa eliminazione dell’agenzia delle entrate a seguito del piano ministeriale entro il 2014) oltre ad altre criticità che stanno menomando non poco il tessuto socio-economico( le tristi vicende dell’ente montano, il profilo evanescente dell’ente parco).Partiti(locali) muti, inerti, presi ed affaccendati, nelle scorse settimane, tra le firme dei referendum sulla giustizia(il PDL-FI) ed il tesseramento e l’avvio dei congressi nel caso del PD. Sia pure in maniera intempestiva ed in ritardo rispetto a processi avviati da tempo, l’iniziativa del capogruppo ed ex assessore provinciale della giunta Ventre sottolinea un altro aspetto che è mancato in questi anni : una sana collaborazione istituzionale tra i vari livelli di rappresentanza che hanno a cuore le sorti del territorio, tranne l’esperienza del museo civico con il finanziamento ministeriale su impulso dell’allora senatore Carlo Sarro, ma anche lì non sono mancati dissapori in sede di inaugurazione della struttura mussale e l’allestimento del Mucirama . Un’area che sta andando a rotoli, a scatafascio in pezzi non leggeri della sua fisionomia . Insomma momenti di “larghe intese” per contrastare l’impoverimento di attività istituzionali tagliate da una crisi economico-finanziaria senza precedenti e da un modello che punta ad eliminare le aree marginali con la durezza di scelte che penalizzano l’utenza territoriale matesina e dell’ alto Casertano come è stato evidenziato all’allora vice presidente del pd ed ora premier, Enrico Letta( il primo ministero in Tv ha rivendicato l’eredità del progetto di nuova geografica giudiziaria) , nel suo incontro con i sindaci del territorio. Un confronto per provare a mettere in campo misure ed iniziative nelle sedi decisionali , in quelle che contano se l’area conta ancora.
Michele Martuscelli