“Un movimento civile per il riscatto di Caserta”. Carlo Marino adatta a Caserta “autorizzato” l’idea proposta da Umberto Ranieri per le comunali di Napoli. L’ex consigliere comunale Pd invoca “un’apertura” del partito alla città. “E’ da tempo che sostengo e lavoro – si legge sul suo profilo Facebook – affinché si esca da logiche autoreferenziali e “ristrettezze” di partito nella scelta del candidato sindaco del centro-sinistra. Aprirsi e dialogare con la città, ascoltare le sue tante energie, renderle veramente protagoniste di un movimento civile di riscatto per Caserta oltre gli stessi partiti. Un movimento plurale e propositivo, che metta insieme le forze dell’impresa innovativa, della cultura, del terzo settore, dell’ambientalismo, l’associazionismo laico e cattolico, i territori, i giovani e i liberi cittadini”. Poi la richiesta di uno scatto di reni del partito democratico. “Il Pd – sostiene Marino – di cui ahimè è evidente l’impoverimento politico e programmatico a Caserta, dovrebbe guardare con interesse e rispetto ad un movimento che avesse tali caratteristiche. Si costruiscano dunque momenti di confronto aperti e diffusi in ogni luogo della città, come sta provando a fare la rete civica “Per Caserta” promuovendo dei gruppi di lavoro per trovare concrete soluzioni e progetti fattibili ai problemi in cui si dibatte Caserta. Tutti possono contribuire ad avviare questo percorso. Questa è l’unica via – conclude Marino – per aprire una prospettiva per Caserta e determinare una svolta nella guida della città. Altro è correntismo, giochi di potere di cui il PD e Caserta non hanno bisogno”. Correntismo. Per caso Marino si riferisce alla proposta di candidatura a sindaco di Enrico Tresca avanzata dai Giovani turchi? Sembra proprio di sì. Aperte ufficialmente le ostilità in casa dem per la corsa alla “conquista” del capoluogo. Chi la spunterà? Domanda da un milione di dollari.

Mario De Michele

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