CASERTA – “Ascoltare le istanze provenienti dai territori ed utilizzare il congresso come momento di costruttiva dialettica interna e serio confronto evitando  l’ennesimo scontro interno sulle tessere”. E’ il monito del consigliere provinciale del Pd Antonio Mirra a seguito delle fasi concitate vissute dal Partito democratico casertano negli ultimi giorni in vista del prossimo congresso provinciale.

“Le due candidature, quella di Giuseppe Roseto e quella di Raffaele Vitale, rappresentano un segnale importante – ha dichiarato Antonio Mirra – nell’ottica di un rinnovamento della classe dirigente e del partito stesso. E’ chiaro però che il rinnovamento non deve essere solo anagrafico ma anche e, soprattutto, culturale. Bisogna assolutamente archiviare le vecchie logiche che hanno portato ad un logorante scontro interno in conseguenza del quale il Partito Democratico casertano si è involuto su se stesso, perdendo il contatto con gli elettori”.

Il consigliere provinciale del Partito Democratico Antonio Mirra ha già espresso il proprio sostegno alla candidatura di Giuseppe Roseto: “Il progetto politico rappresentato dal gruppo che gravita attorno alle posizioni di Roseto è in perfetta sintonia con i dettami nazionali di quell’area del partito che fa capo al sindaco di Firenze alla quale ho aderito; ma indipendentemente dal risultato che emergerà dalle urne dopo il congresso il mio ruolo sarà quello di chi intende dare il proprio contributo alla costruzione di un partito unitario, forte di un concreto progetto politico per una provincia che vive una profonda crisi ambientale, economica e sociale, un partito fatto di partecipazione e di rispetto e delle regole, di trasparenza, di confronto interno e rispetto reciproco ma anche e soprattutto di senso di appartenenza Un obiettivo, questo, che mi auguro condiviso da tanti altri  perché non bisogna perdere di vista, come purtroppo è capitato in passato, che la ‘battaglia’, politicamente parlando, va ed andrà condotta contro il centrodestra e non certo contro chi, all’interno dello stesso PD, sarà, dopo il congresso, in posizione di minoranza”.

“Condivido l’appello alla serenità dell’amico Vincenzo Cappello – conclude il consigliere provinciale del Pd – è necessario moderare toni e comportamenti per arrivare al congresso in perfetta sintonia con quell’idea di rinnovamento e crescita sul territorio che si è prefisso un partito che, puntando su giovani quali Roseto e Vitale, ha deciso di voltare pagina”.

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