CASERTA – “Mi candido a guidare un partito che sappia affrontare con concretezza i problemi del territorio, che dimostri di conoscere realmente la condizione delle donne e degli uomini di questa provincia e che abbia risposte adeguate e convincenti per risolvere le questioni. Basta con il partito ripiegato su se stesso e sulle sue imbarazzanti guerre interne”.
Peppe Roseto, candidato alla segreteria provinciale del Partito Democratico, punta la sua campagna congressuale sull’idea di partito e negli incontri avviati nei territori dichiara la sua ostilità alle correnti e agli apparati e alle divisioni che si sono consumate: “Basta con l’apparato, basta con le correnti. Abbiamo già visto dove hanno portato fino ad ora le ambizioni personali di chi avrebbe dovuto solo guidare questo partito e quante lacerazioni hanno prodotto sui territori e nei circoli, che invece avrebbero dovuto essere il cuore pulsante del nostro partito. Nel Partito Democratico casertano devono cominciare a pesare i tesserati, non i pacchetti di tessere. Devono riacquistare diritto di parola le donne e gli uomini che sono radicati sui territori, che lavorano nel loro tessuto sociale e non quelli che sono legati a questo o a quel capobastone”. “Non è più il tempo delle ultime segreterie che ancora oggi provano a resistere e a riciclarsi dietro le facce nuove, delle loro liturgie e dei loro trucchetti e giochi di prestigio. E’ tempo di un Pd rinnovato, aperto, partecipato. Non ho ambizioni personali da coltivare, per cui sarò libero di mettere tutta la mia passione e la mia determinazione al servizio di un’idea di Partito finalmente unito, in cui le donne e gli uomini si confrontino solo sulle idee e su quali sono le soluzioni migliori per affrontare e risolvere i problemi del territorio. E’ su questo che dobbiamo lavorare, è su questo che sto chiedendo fiducia alle iscritti e agli iscritti ed è su questo che stiamo già aggregando tanto entusiasmo”.