CASERTA: E’ politicamente scorretto e frutto di una visione della politica che mortifica le competenze, quanto sta avvenendo al Consorzio idrico di Terra di Lavoro. Il colpo di mano per fini elettorali che sta tentando di perpetrare il presidente della provincia di Caserta, è fuori da ogni logica. Non si può rovesciare la governance di un Ente a pochi giorni da una scadenza elettorale per posizionare amici come fossero pedine. Davvero è ancora questo il modo di affrontare i temi più vicini alle esigenze dei cittadini? Il Presidente Zinzi pensi piuttosto a far valere il suo ruolo e si imponga nel piano del ciclo integrato delle acque proposto dalla Giunta Caldoro che rischia di dividere la nostra provincia in due parti con conseguenti cadute negative sul servizio e sulle tasche dei casertani. Si penserà poi a rinnovare le cariche di un Consiglio scaduto come è naturale che avvenga e non è detto che lo si farà alle stesse condizioni di oggi stante la norma di riordino degli enti che assegna alla Provincia il ruolo di Ente di secondo grado. A maggior ragione, il tentativo dell’amministrazione Zinzi appare, in questo momento, un’offesa all’intelligenza dei casertani nonchè misura della distanza tra un certo modo di intendere la Politica e le istanze che provengono dai cittadini

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