CESA – “Prendo spunto dalla nota diffusa dall’Udc di Cesa per chiarire meglio la mia posizione sulla questione del Consorzio Idrico espressa nell’ultimo consiglio comunale. A seguito della interrogazione presentata dal gruppo di minoranza “Progetto Democratico per Cesa”,
per conoscere le intenzioni della amministrazione comunale circa il prosieguo del rapporto con il Consorzio, ho avuto modo di esprimere una serie di concetti, nel discutere in aula di questo argomento. Innanzitutto debbo prendere atto che l’amministrazione ha diffuso, dopo la trattazione della interrogazione, un avviso pubblico per informare i cittadini che con il Consorzio è stata raggiunta una intesa, per tanto chi stipulerà ora il contratto pagherà la stessa cifra di chi lo ha fatto in passato.
E questo è un passo che va nella direzione di promuovere la stipula dei contratti e uniformare il consumo idrico secondo gli stessi standard, così come da noi sollecitato. Circa le prospettive future, ho affermato che se il Sindaco Liguori, il quale ha annunciato la volontà comunque di uscire dal Consorzio Idrico, proporrà una soluzione alternativa più soddisfacente in termini di minor costi per il cittadino, più efficienza del servizio e meno sprechi, io sarò, dai banchi dell’opposizione, il primo a votare questa scelta. Potrebbe apparire una contraddizione rispetto a quanto sostenuto in passato oppure, come scrive l’Udc, un “posizione politica in opposizione a quella di prima”.
In realtà si tratta di compiere una valutazione in termini di attualità, rispetto ad un tema delicato ed importante. Oggi non mi sento di difendere all’infinito un consorzio pubblico che propone all’assemblea dei Sindaci di aumentare le tariffe dell’acqua per ripianare i debiti, vanificando quel lavoro condotto proprio dal PD di Cesa insieme all’ex Sindaco De Angelis per ottenere,così come è avvenuto, una riduzione dei costi in favore dei cittadini. Non si può giustificare un consorzio che rinuncia a farsi pagare dai comuni morosi, in quanto ciò va a discapito di quelli che pagano in modo puntuale e di quei cittadini che rispettano la legalità e gli impegni. Non si può difendere l’azione di un consorzio che, in tempi di crisi, prevede in bilancio per il suo consiglio di amministrazione una indennità di carica pari a circa 600 mila euro annui.
Credo che queste motivazioni siano sufficienti per affermare, così come ho fatto in consiglio comunale, che non sono disponibile a sostenere il Consorzio Idrico sempre e comunque. Sono dell’idea che vada, prima di ogni scelta, compiuta una riflessione circa la efficienza del servizio. Sono aperto ad ogni discussione, senza preconcetti. Se la maggioranza ed il sindaco Liguori individueranno soluzioni alternative al Consorzio Idrico le valuterò in modo sereno e coscienzioso. Qualora l’alternativa, se e quando sarà proposta, mi convincerà non avrò problemi ad esprimere il mio voto favorevole.
Infine all’Udc voglio replicare che l’astensione espressa in consiglio comunale sulle linee programmatiche non era sintomo né di malessere, né di mancanza di coordinamento né voleva essere un voto favorevole. Siamo distanti da questa amministrazione comunale, siamo alternativi e lo stiamo dimostrando. Non a caso, su ogni questione, avanziamo proposte diverse, critiche costruttive, incalzando la maggioranza ad adottare provvedimenti come è accaduto nell’ultimo consiglio comunale quando abbiamo chiesto di prendere decisioni sulla Farmacia Comunale, sul Piano Traffico, sul Consorzio Idrico e sul cimitero”.
Enzo Guida
Coordinatore circolo Pd di Cesa
Consigliere comunale gruppo di minoranza Progetto Democratico per Cesa