“Giovedì il governo, nella persona del sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, verrà finalmente in Aula per rispondere alla mia interpellanza sul caso Cosentino e la vicenda della presunta collusione tra ambienti politici e malavita organizzata. Ringrazio il presidente del Senato Pietro Grasso per aver sollecitato l’intervento del governo”. Lo annuncia, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, che il 9 aprile aveva presentato un’interpellanza al ministro della Giustizia, Andrea Orlando. “L’abnormità della misura cautelare disposta a carico di Nicola Cosentino – spiega il senatore nell’interpellanza presentata – appare molto evidente e, peraltro, se vista insieme all’altra vicenda giudiziaria che lo riguarda, ottiene l’effetto di screditare un’intera compagine politica, marcando chiunque vi militi come affiliato, ancorché inconsapevole, di clan camorristici. A mio giudizio non a caso le indagini e i loro contenuti sono stati prontamente divulgati sugli organi di stampa”. Due, dice il senatore, “sono le opzioni: o siamo tutti sprovveduti per cui inconsapevolmente finiamo per favorire non si sa bene chi o cosa o siamo complici di un’attività di sostegno alla malavita organizzata”. D’Anna nell’interpellanza chiede di sapere “se il ministro intenda attivare il proprio potere ispettivo presso l’ufficio giudiziario, anche al fine di accertare la regolarità di tale iniziativa giudiziaria e verificare quali siano gli elementi concreti riferiti a fatti certi che possano indurre a ritenere un più vasto coinvolgimento, ancorché inconsapevole, di soggetti che ricoprano cariche pubbliche”.