AVERSA – Azzerare la giunta e rimettere al centro dell’azione politica il Consiglio Comunale e l’interpartitico. E’ questa la richiesta formulata al sindaco Giuseppe Sagliocco dai consiglieri comunali Gianpaolo Dello Vicario, Gino Della Valle e Michele Galluccio che, prima della pausa estiva, si erano dichiarati distinti e distanti dalla maggioranza in attesa che il primo cittadino cambiasse atteggiamento nei loro confronti.
Ecco il documento integrale
I sottoscritti Consiglieri comunali Dello Vicario, Galluccio e Della Valle vogliono palesare nuovamente attraverso tale documento il proprio sconcerto e rammarico per questo primo anno di amministrazione caratterizzata esclusivamente dall’assenza più totale di condivisione.
Questo che Le poniamo all’attenzione è un atto dovuto ed improcrastinabile in nome del bene di Aversa e degli Aversani, dei principi che hanno ispirato ciascuno di noi a candidarsi, in nome dei cittadini che democraticamente ci hanno conferito mandato, in nome dei principi democratici e liberali.
Principi ispiratori che sarebbero dovuti essere fonti e baluastri di questa amministrazione e, che, invece, si sono dimostrati una mera chimera.
Atto formale, non certamente improvviso ma quale atto prodromico e consequenziale alla mancanza assoluta di partecipazione e condivisione, e quindi, un atto dovuto e necessario in quanto la mancanza di tali presupposti porta alla costrizione della libertà personale ed associativa e, quindi, all’antidemocrazia.
Ed invero, in questo primo anno da Consiglieri Comunali, pur avendo dato ampia disponibilità, esserCi mostrati recettivi all’ascolto e aver cercato di esercitare il ruolo per il quale i nostri concittadini Ci hanno conferito mandato abbiamo dovuto prendere atto dell’assoluta mancanza di partecipazione, anzi, facciamo parte di un’amministrazione in cui il ruolo sovrano del Consiglio Comunale viene sminuito e svuotato, dove il ruolo della Politica, quella con la P maiuscola viene troppo spesso mortificato.
Le idee politiche e quindi di programmazione e pianificazione di un numero cospicuo di cittadini aversani che noi rappresentiamo, sistematicamente recise, boicottate, destabilizzate, “inciuciate” perché è nell’assenza del tutto che trova spazio l’anarchia e spazio utile per chi vuol fare della macchina comunale uso e abuso.
Ebbene, siamo qui per ripristinare un’ordine, riabilitare i ruoli, riattivare i principi democratici.
Di far si che prima di qualsiasi decisione ci sia un confronto, una partecipazione, una condivisione e che il Consiglio Comunale eserciti il suo ruolo naturale.
Di evitare che certi atti di natura amministrativa quali ad esempio le ordinanze sindacali che per antonomasia hanno carattere di eccezionalità e straordinarietà diventino prassi consolidata e talvolta illegittima.
Di far si che le rappresentanze politiche non si trasformino in personale dipendente e burocrati di turno e che pertanto, le stesse, non siano svilite e mortificate attraverso la semplice ratifica di atti deliberativi ma che gli stessi siano ampiamente concertati e condivisi.
Di far si che i consiglieri comunali esercitino e svolgano il proprio ruolo in piena autonomia , trasparenza, chiarezza e assumendosi le proprie responsabilità politiche .
Di far si che quest’amministrazione si elevi con una partecipazione seria e programmatica anche con la partecipazione a bandi e procedure europee.
Di far si che le istanze del personale dipendente siano ascoltate nelle sedi istituzionali e nelle concertazioni sindacali senza che l’informazione, la consultazione e la contrattazione vengano svilite.
Di far si che le figure dirigenziali, soprattutto quelle cooptate e non individuate attraverso appositi bandi di rilevanza pubblica, vengano utilizzate correttamente, e che in capo alle stesse non ci sia un’accentramento di poteri (cosa che d’altronde rispecchia il regime monocratico dell’amministrazione) che provoca come conseguenza il minor rendimento, efficacia ed efficienza e trasparenza nell’azione dell’amministrazione.
Di far si che atti e provvedimenti di natura programmatica quali ad esempio il bilancio preventivo siano il frutto di ampio e reale confronto in modo che ci sia un’idea di programmazione di città condivisa da tutti e non da una parte o da qualcuno.
Ebbene, vorremmo ribadire che i cittadini dovrebbero essere coinvolti sulle idee, sui programmi, sui principi e sui valori di un amministrazione e mai sentirsi violentati da un sistema coercitivo.
Di pensare alla città di Aversa quale città per i propri figli e mai di barattarla a mò di pedina di scambio per fini di natura politico-personalistica.
Siamo cittadini aversani eletti quali consiglieri ma prima di tutto persone socialmente impegnate anche nel proprio lavoro. Persone del popolo aversano, non politici di professione, che stanno cercando e cercheranno, di dare alla propria comunità un contributo, quello per il quale i concittadini gli hanno conferito mandato, quello per il quale sono stati sollecitati e hanno deciso di candidarsi.
Un contributo fattivo, concreto, consistente, reale, laborioso, efficace, efficiente, propositivo, costruttivo e sul quale essere giudicati senza timore del giudizio della comunità.
Meglio essere giudicati negativamente per quello che si fa che per quello che non si fa e essere considerati degli ignavi.
La Politica e il Politico quello con la P maiuscola dovranno mostrare ed essere molto sensibili alle nostre argomentazioni, dovranno sciogliere i nodi che stiamo ponendo all’attenzione, dovranno cambiare rotta in nome e nel rispetto dei tantissimi cittadini Aversani che rappresentiamo.
Pertanto, alla luce delle suesposte argomentazioni, i sottoscritti Consiglieri Comunali di maggioranza del PDL – CHIEDONO (come già anticipato al coordinatore cittadino attraverso una missiva riservata)-, in primis, un mutamento radicale sotto l’aspetto formale e sostanziale degli atteggiamenti e dei comportamenti del tutto non politically correct, in secondo luogo, valorizzare il ruolo dell’interpartitico molte volte svilito, rimodulandolo sulla coalizione risultata vincente, riassegnare ai Consiglieri Comunali il ruolo istituzionale che compete nonché porre in essere l’azzeramento della Giunta al fine di rilanciare l’azione politica ed amministrativa dell’intera coalizione con una giunta di alto profilo e soprattutto con autonoma capacità d’azione .
Gianpaolo Dello Vicario
Gino Della Valle
Michele Galluccio