Ecco il testo integrale della relazione introduttiva del segretario provinciale del Pd Raffaele Vitale alla direzione del partito. Un documento per individuare, secondo il sindaco di Parete, le priorità del partito per guardare al futuro e alle sfide elettorali della prossima primavera.

“Non sarebbe possibile parlare del partito che intendiamo costruire senza una premessa e condizione iniziali ineludibili, a maggior ragione nei nostri amati e difficili territori. Non sono stati mesi facili per l’intera classe politica della nostra provincia: inchieste e scandali giudiziari hanno scosso l’intero panorama politico. Vogliamo, finalmente, una politica che arrivi prima della magistratura, nel complesso rapporto tra garanzie costituzionali e classe politica al di sopra di ogni sospetto, evitando la caccia alle streghe, ma avendo la convinzione di non poter mai abbassare la guardia. È per questo che oggi, più che mai, é fondamentale affrontare, senza infingimenti, la sfida del virtuosismo delle nostre classi dirigenti. Siamo il partito che ha fatto la sua scelta di campo nella legalità, siamo il partito che vuole contribuire a cambiare la nostra terra, aprendo una nuova stagione di trasparenza e di rispetto delle regole. Le esperienze di tanti sindaci ed amministratori, militanti prima che dirigenti del nostro partito, molti dei quali figli di una nuova generazione, under 40, impegnati in prima linea in territori tra i più complessi dell’ intera regione, va proprio in questa auspicata direzione. Tali segnali, tangibili, di cambiamento sono già in atto, ed, a testa alta, dobbiamo rivendicarli, e proiettarli con orgoglio all’esterno, emblema di un rilancio possibile e concreto. Rilancio della nostra provincia che non sará realmente possibile fin quando non si risolverà l’emergenza ambientale: finalmente si sta facendo chiarezza con approccio serio e risolutivo, fuori da una inaccettabile logica scandalistica, fondata spesso su argomenti approssimativi, ma che nella loro capacità di espansione mediatica producono effetti negativi, a volte irreversibili, per l’intero territorio Le bonifiche e l’ eliminazione delle ecoballe sono un tema centrale, e finalmente il presidente De Luca sta declinando soluzioni concrete, mettendo fine all’ atteggiamento immobilistico della giunta Caldoro. Registriamo il buon lavoro di attenzione costruttiva sul tema da parte della nostra rappresentanza istituzionale in Regione ed in Provincia, negli ultimi anni di opposizione per il centro sinistra. Tema delle bonifiche che non può esser scisso dalla complessa vicenda della riqualificazione dei luoghi dove sono presente le ecoballe. E proprio rispetto a questi si collegano le fondamentali questioni degli investimenti privati e della spesa dei fondi europei e regionali. Le bonifiche devono perciò qualificarsi come strumento infrastrutturale, assumendo priorità massima rispetto ad altre spese. Partire da qui, poi, per costruire un modello organico di sviluppo: le risorse agricole e agroalimentare, creando un indotto di eccellenze, agevolando industrie di sviluppo connesso e poli tecnologici all’ avanguardia, già fiore all’occhiello del nostro territorio. Continueremo a batterci per la difesa dei poli industriali: si pensi all’impegno per la salvaguardia dei livelli occupazionali in aziende come lo stabilimento whirpool di Carinaro. Puntare fortemente sull’attivazione di zone franche urbane. Bisogna inoltre avviare una sinergia tra partito, l’ente regionale e l’area di sviluppo industriale, nel solco di ristrutturare e riorganizzare quella che é la più grande area industriale del mezzogiorno, stigmatizzando il lungo ed inesorabile processo di desertificazione industriale degli ultimi decenni. Vogliamo tornare ad interpretare, con convinzione, il ruolo di “Porta del sud verso Roma”, ma sempre con l’ occhio attento sul mediterraneo, ben consapevoli delle grandi opportunità che uno sviluppo razionale può offrire, grazie ai tanti chilometri di costa di cui é ricca la nostra provincia. Imperdonabili in tale ottica sono stati gli appuntamenti mancati dell’ interporto Marcianise-Maddaloni e la chimera dell’aeroporto di Grazzanise: rimettiamo al centro l’ investimento pubblico in infrastrutture. La realizzazione del policlinico rappresenta forse l’opera più importante lungo questo solco di inversione di tendenza. Ed anche qui registriamo, con fiducia ed entusiasmo, l’impegno massimo della nuova giunta De Luca. Ed infine, ma ovviamente non ultimo, lo diciamo da anni: sempre più giovani costretti a spostarsi verso il Nord Italia, oppure verso l’estero, e spesso si tratta delle migliori intelligenze. Risolvere la piaga del lavoro per risalire la china. Riprendere strumenti importanti come i fondi per l’auto-impiego, incentivare i giovani ad investire su se stessi, riattivare il credito d’imposta ed altre innovative forma di autofinanziamento. Bisogna inoltre valorizzare, soprattutto tra le giovani generazioni, lo strumento cooperativistico, volano importante per uno sviluppo possibile Vogliamo costruire un PD più forte, consapevole del proprio ruolo e della propria funzione. A maggio andranno al voto i più importanti comuni della provincia, ad iniziare chiaramente dal capoluogo. Non possiamo perdere tempo. Proponiamo una strategia chiara per costruire una proposta credibile per Caserta città: dobbiamo avere l’autorevolezza di aprirci alle forze civiche sane della città, interlocutori privilegiati insieme a tutte le altre forze politiche di centro-sinistra, perimetro irrinunciabile del nostro raggio di azione , sui vari livelli politici ed amministrativi. Dobbiamo puntare inoltre su un candidato sindaco riconosciuto dal partito, e che sia in grado di aprirsi alle forze della coalizione di cui sopra. Lo strumento delle primarie, così come previsto dallo statuto, risulta essere condizione sufficiente ma non necessaria per la designazione del candidato sindaco, riconosciuta quindi la centralità del PD rispetto alle altre forze della coalizione. Stesso paradigma deve essere portato nelle altre realtà che si affacciano alle elezioni amministrative di maggio prossimo. Intendiamo riattivare la macchina organizzativa e strutturale del partito, costruendo una segreteria giovane e in grado di porsi come interlocutore all’altezza delle sfide che abbiamo davanti. Riprendere il radicamento del partito, sui livelli locali, riorganizzando i commissariamenti nelle realtà prive di organismi dirigenti, e coadiuvando l’attività dei tantissimi circoli presenti in provincia di Caserta. Questo é quello che ci proponiamo di fare, e ci proponiamo di farlo tutti insieme, illustrando queste idee da declinare in punti programmatici concreti durante la prossima direzione provinciale. Rispetto a tutti questi ambiziosi punti, centrale risulta chiaramente una rinnovata sinergia con i rappresentanti istituzionali del nostro partito, sui vari livelli politici e territoriali. Funzionale a tutto ciò è la realizzazione, a fine mese, di un grande appuntamento di confronto e dibattito, la festa dell’unità provinciale, momento di straordinaria forza propulsiva, durante il quale siamo convinti di riuscire ad aprire e proiettare il partito verso l ‘esterno, attraverso una discussione proficua con i mondi produttivi e le realtà sociali e associative dell’intera provincia. Noi ci crediamo. Tutte le straordinarie sfide di governo che abbiamo davanti ci mettono difronte ad una riflessione di grande responsabilità, non più rinviabile: è il momento di lavorare, ognuno per la sua parte e tutti insieme, ad unire le sensibilità presenti nel partito. Siamo certi di riuscirci, o che comunque questa nuova piattaforma sia elemento di condivisione di una grande maggioranza, per una nuova stagione di coraggio e concretezza. Condivisione reale, vera, solida, proprio perché parte da qui, dalla politica, dalle forza delle idee, dalla chiarezza e dalla limpidezza di un’azione programmatica consapevole e seria, foriera di sviluppo possibile per il nostro straordinario territorio”.

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