L’amministrazione comunale del sindaco e consigliere provinciale Silvio Lavornia, dopo aver comunicato ufficialmente già la scorsa settimana alla dirigenza dell’Istituto Comprensivo Statale di Alvignano di essere pronta da subito a garantire il servizio nei diversi plessi ubicati sul territorio, stamattina darà il via alla refezione affidata ad una cooperativa specializzata nel settore, la Matesina, al termine della procedura negoziata seguita dal Comune. Su impulso del vice sindaco e delegato alla Pubblica Istruzione Pierino Piucci, nelle scorse settimane era stato avviato l’iter per individuare la ditta che deve occuparsi della mensa scolastica per l’anno appena iniziato, fino al prossimo mese di maggio. Per il quarto anno consecutivo, a causa delle note condizioni di difficoltà economiche che vive il Comune, i costi per la realizzazione della mensa saranno sostenuti interamente dalle mamme che verseranno le quote per l’acquisto dei buoni pasto direttamente all’Ente che, poi, provvederà ad accreditarli nelle casse dell’azienda, fermo restando il diritto di controllo e vigilanza sull’efficacia e la bontà della refezione al fine di tutelare i bambini che ne usufruiranno. “L’avvio della mensa serve a garantire una sempre migliore offerta formativa e didattica agli alunni di concerto con le istituzioni scolastiche presenti in paese. – dichiarano il sindaco Lavornia ed il suo vice Piucci – Come comune abbiamo garantito e garantiremo l’assistenza necessaria affinchè il servizio venga espletato correttamente nelle scuole cittadine, convinti come siamo della fondamentale importanza che riveste la refezione proprio nell’ottica di assicurare agli alunni la possibilità di partecipare e seguire anche le numerose attività extra-curriculari contenute nel piano dell’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo Statale”. La mensa scolastica sarà assicurata nei plessi delle elementari e delle medie per l’intero anno e sarà gestita da una ditta specializzata nel settore della ristorazione che dovrà soddisfare in toto le esigenze e le aspettative in termini di qualità, quantità, genuinità e igienicità tanto del Comune quanto dei genitori che dovranno sostenere i costi del servizio. L’azienda dovrà occuparsi della provvista, della preparazione, della cottura, del trasporto e della distribuzione dei pasti, stimati in circa 4 mila, oltre che della pulizia e del riordino dei locali mensa messi a disposizione dal Comune, per un costo molto contenuto.
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