“La indizione di un sit in per sabato mattina davanti al comune di Dragoni è la prova provata della strumentalizzazione politica ormai da mesi in atto da parte del Comitato Pro Ponte. La scelta di manifestare proprio presso il Municipio di Dragoni dove fra tre mesi si terranno le elezioni comunali, quindi già abbondantemente in clima pre-elettorale, dimostra chiaramente che il Comitato entra a gamba tesa nelle questioni politiche cittadine con il solo scopo di danneggiare il sottoscritto che è sindaco di Dragoni prima ancora che Presidente facente funzioni, da appena 4 mesi, dell’Amministrazione provinciale”. A dichiararlo il presidente ff, Silvio Lavornia. Del resto, basta vedere chi sono i componenti e gli aderenti dragonesi al Comitato per capire che si tratta di persone che già da tempo hanno assunto una posizione di forte contrapposizione politica all’attuale amministrazione comunale, oltre che un atteggiamento provocatorio, diffamatorio e ingiurioso che si ripete quotidianamente nei miei confronti. Ad ulteriore conferma della strumentalizzazione politica della questione ponte che il Comitato vuole fare, la decisione di manifestare proprio sotto il Comune di Dragoni, quindi in piazza per creare clamore nella popolazione locale che sarà chiamata al voto a breve, nonostante proprio il Comune non c’entri nulla sulla vicenda della chiusura della struttura viaria, piuttosto che presso la Provincia di Caserta che gestisce il Ponte ed ha adottato la decisione di chiuderlo. Prendo atto di tutto questo, del fatto che tutti i miei appelli alla collaborazione e al dialogo sono caduti nel vuoto e della volontà ormai dichiarata del Comitato Pro Ponte di colpire solo ed esclusivamente la mia persona, per cui penso che tutto questo sia ormai chiaro a tutti. Si vuole fare politica e giocare un ruolo nelle elezioni comunali di Dragoni, ben vengano i signori del Comitato Pro Ponte, ma io andrò avanti nella soluzione del problema con la stessa determinazione e la stessa fermezza di prima perché non sarà certo un sit in sotto il mio Comune a condizionare le scelte fatte in piena coscienza e con l’unico obiettivo di riaprire il Ponte, come dimostrano gli atti amministrativi che ho firmato fino ad oggi assumendomene la piena responsabilità”.