Caserta- I sindaci dei 104 comuni di Terra di Lavoro riceveranno in questi giorni una lettera, una comunicazione con mittente Assessorato dell’Agricoltura della Provincia di Caserta. Obiettivo? Raccogliere istanze per la costituzione di un elenco dei produttori di prodotti agroalimentari tradizionali di qualità e della relativa guida in corso di preparazione, un progetto di sviluppo per il settore agricolo della provincia – fanno sapere dalla città della Reggia – proprio in un momento di difficoltà in cui l’immagine dei prodotti agroalimentari risente di un’incontrollata campagna mediatica che ha diffuso nei consumatori un allarmismo quasi sempre ingiustificato”.
La missiva, controfirmata dal delegato al settore Stefano Giaquinto e dal dirigente Ciro Costagliola, spiega dunque le due motivazioni che hanno spinto la riapertura dei termini: consentire la partecipazione di soggetti appartenenti alla filiera agroalimentare dei prodotti tipici della provincia di Caserta che non hanno ancora presentato domanda e la possibilità di presentare integrazioni o aggiornamenti facoltativi, nei dati e nel materiale già fornito in seguito a variazioni nell’attività e nelle strutture aziendali o all’inclusione di nuove specialità nella gamma dei prodotti. Il nuovo termine è stabilito al 30 aprile 2014, oltre il quale la Provincia si riserva la possibilità di accettare eventuali istanze pervenute in ritardo; in tal caso, qualora lo stato di preparazione avanzato della guida non consentisse ulteriori integrazioni, non potrà garantire l’accoglimento di tutte le richieste pervenute oltre il termine. L’assessore Giaquinto invita dunque i primi cittadini a collaborare “al fine di individuare le componenti produttive presenti nel territorio comunale di competenza e di sensibilizzarle, anche con incontri informativi”. “Bisogna promuovere i prodotti tipici del luogo e la relativa filiera produttiva e distributiva locale – conclude l’assessore provinciale all’Agricoltura della Giunta guidata dal presidente Domenico Zinzi – legandola anche allo sviluppo del turismo enogastronomico come elemento trainante dell’economia locale”.