PIEDIMONTE MATESE – Senza rendicontazione niente soldi. E’ questo l’adempimento, richiesto ed imposto dalla regione agli enti montani e, quindi, a quello matesino e dell’alto casertano(Monte Maggiore e S.Croce), che si è rivelato più difficile del solito con continue e perentorie richieste integrative che hanno rallentato il passo della burocrazia dirigenziale locale alle prese con queste nuove modalità procedurale per accedere ai fondi. Rendicontazione che sembra agli sgoccioli come rende noto l’Uncem(unione comunità montane) in una nota in cui fa sapere di una riunione operative del consiglio campano dell’Unione in programma oggi .
All’ordine del giorno non solo la messa a punto dell’iter per avere le risorse( non numerose le mensilità arretrate di Baif e personale amministrativo ma anche per rilanciare realisticamente un’agenda di lavoro del comparto forestazione in crisi di soldi e di identità.” La difficile fase di rendicontazione FSC( fondo sociale coesione ndr) 2012, nonostante le continue richieste integrative e gli aggiornamenti coordinati dalla struttura regionale, è quasi completata, così gli incontri sulla programmazione 2013. Ora si resta- dice la nota diffusa dall’Uncem- in attesa dell’invio del completamento delle risorse 2012 e quelle del 2013. Continuiamo a seguire il “percorso” tracciato dall’Assessorato regionale, sulla forestazione, senza abbassare la tensione politica e manifestare le nostre riserve e le nostre proposte. Allo stesso modo, dobbiamo rimarcare lentezze nell’invio delle scarse risorse anche per il personale interno e per il funzionamento dei nostri Enti (vedi l’ultimo riparto regionale), che continua a non rispettare le reali e certificate esigenze delle CC.MM. Su tutto ciò, come Uncem, continuiamo a svolgere un’azione continua nel difendere e rivendicare il “giusto” riconoscimento ai nostri lavoratori, ai nostri Enti ed ai nostri territori. Una battaglia sempre più difficile, rispetto alle difficoltà incontrate in Regione; difficoltà burocratiche, tecniche, politiche, normative e soprattutto di mancanza di risorse per la forestazione e per i nostri Enti Montani. Inoltre, anche le OO.SS. di categoria, invece di fare fronte comune, tendono ad avere, il più delle volte, un atteggiamento “strabico” sull’intera vicenda, trovando più comodo addossare alle CC.MM. tutte le responsabilità dei ritardi e della mancanza di risorse (sic!). Non siamo riusciti- è il tono rammaricato ed autocritico espresso nella nota- ancora a far capire che puntare sulla montagna e le zone interne campane, sulla risorsa forestale, sulla cura e manutenzione del territorio, significa far crescere l’intera nostra regionale. Noi, con i nostri lavoratori forestali, non siamo un “problema”, ma una “risorsa” strategica per la Campania. I nostri piccoli Comuni, le nostre CC.MM. in trasformazione in Unioni dei comuni montani, svolgono un lavoro quotidiano sempre in trincea, lasciati sempre più soli, nella difficile opera di difesa ambientale, sociale ed economica delle nostre realtà. Abbiamo programmato e richiesto da tempo una serie di incontri con le varie istanze politico -amministrative della Regione. Quello con l’ Assessore Nugnes è stato aggiornato più volte, ora dovremmo confrontarci nella prossima settimana. Poi incontreremo l’Ass. Sommese, ed i Capigruppo consiliari , in uno con la dirigenza regionale del settore foreste ed degli EE.LL. L’obiettivo principale resta sempre lo stesso: avere tutte le risorse per pagare il dovuto ai forestali e coprire tutti le mensilità non corrisposte;così anche le risorse mancanti per il personale interno e per il funzionamento dei nostri Enti Montani. Poi un minuto dopo parleremo di tutto il resto, come l’ approvazione della nuova legge di riordino delle CC.MM. in Unioni dei Comuni Montani; la nuova legge per la forestazione campana; ecc. Tenendo ben presente, che questi percorsi legislativi, devono indicare al primo punto la certezza della copertura finanziaria per poterne esercitare le funzioni”.
Michele Martuscelli