ORTA DI ATELLA – Riceviamo e pubblichiamo il documento del Pd di Orta Atella. “E’ fuor di dubbio che il rinnovamento e le decisioni rigorose del Pd nazionale, circa le elezioni politiche hanno determinato ricadute non secondarie nelle decisioni delle liste della destra, specie in Campania. Cosentino sarebbe stato sicuramente candidato se non avesse avuto di fronte un centrosinistra che non ha offerto alcun alibi pretestuoso e, di fronte al pur minimo equivoco , il Pd ha scelto la trasparenza. non come gli attuali “rappresentanti” di maggiorannza al comune di Orta che tengono un territorio ed una società civile in ostaggio per clientelismo vergognoso e per inagibilità della democrazia.
L’utilizzo,l’accaparramento delle istituzioni come se fosse cosa propria e non già sede del popolo ,sono le linee di condotta che guidano il sindaco di questo paese . Un paese che ha avuto la disgrazia di incontrare nella sua storia politica non un saggio promotore della società e del territorio ma un “assatanato” di potere e di ingordigia di ogni tipo. Ciò ha determinato uno stravolgimento del tessuto sociale che ,tradito dal governo di Orta degli ultimi decenni ( al pari del disastro berlusconiano), non dialoga più, non denuncia più, non partecipa più. Molti, come era prevedibile ,si sono asserviti partecipando a rosicchiare gli ultimi ossi del banchetto. Molti di più hanno avuto ed hanno il coraggio di essere all’opposizione e rappresentanti del popolo che ancora crede nei valori sociali e nella democrazia ad Orta. Contro di questi scaglia tutta la pochezza di “despota” quello che dovrebbe essere il sindaco di tutti e la garanzia di discussioni serie che riguardano il futuro di Orta ( come è avvenuto ed avviene in ogni consiglio comunale, premeditatamente trasformato dal sindaco in una orgia di violenza ed aggressioni vessatorie verso la minoranza) . Questo è il dna dell’attuale “primo cittadino”. Il suo fine è quello di impedire ogni discussione utile per il paese,autoconvincendosi ( aiutato da solerti avvocati del diavolo) che egli può. Può tenere in soggezione il popolo di Orta, può zittire chiunque, può votarsi un Puc senza il consenso e la condivisione di tutti, cittadini e istituzioni politico-sociali di orta, senza una connessione con un piano intercomunale di servizi e di salvaguardia ambientale. Egli può. Può ingannare, ancora una volta, gli ortesi. Può perché alle prime elezioni amministrative fu osannato da molti consensi. Stia tranquillo ! Non per quello sarà ricordato. Passerà alla “storia” per essere stato l’autore e il coautore della distruzione morale , materiale e politica di Orta di atella. Le elezioni politiche che vedranno il centrosinistra alle responsabilità di governo nazionale deve avere come ricaduta una sanificazione degli enti locali, ostaggio delle consorterie ed interessi privati camuffati da volubili etichette politiche. A livello nazionale combattiamo perché finisca la disastrosa epoca berlusconiana. Ad Orta, forza al centrosinistra perché si prepari una svolta epocale e radicale ed allontanare la malasorte che si è impadronita del governo cittadino. Una battaglia, quindi, per un’Italia giusta , per una regione che riprenda sviluppo, una provincia che rilanci il lavoro e l’occupazione dei giovani, ma una Orta che possa riprendere l’esercizio della democrazia e della identità culturale e sociale che aveva”.