CASERTA – “Questa amministrazione conferma la sua passione per gli annunci ma come al solito dimentica di dare alla città le risposte e le garanzie di cui c’è bisogno. L’impiantistica da rifiuti è roba seria, e la città non può ritenersi sufficientemente informata dal solito comunicato stampa diramato dal palazzo di città”.

Carlo Marino, consigliere comunale del Partito Democratico, vuole vederci chiaro sull’impianto di selezione e trattamento dei rifiuti che la giunta ha appena deliberato di voler realizzare, in località Ponteselice, sulla scorta di uno studio di fattibilità realizzato dalla Sun. “Purtroppo negli anni abbiamo imparato a nostre spese che spesso, in questa provincia, si sono proposte iniziative sbagliate affiancando loro il marchio dell’Università”, sottolinea Marino chiedendo che “il sindaco chiarisca alla città, nelle forme di partecipazione e di democrazia più ampie possibili, anche immaginando un consiglio comunale aperto o un’assemblea pubblica con comitati, associazioni e singoli, che tipo di impiantistica si va effettivamente a realizzare e con quale impatto ambientale”.

Ma il consigliere democratico, già candidato sindaco della città, contesta soprattutto la scelta della localizzazione. “Non si tratta di un’opposizione pregiudiziale. Nel mio programma elettorale – ricorda Marino – dicevo sì all’impiantistica come strumento per una corretta chiusura del ciclo di smaltimento e recupero dei rifiuti, ma avevo anche sottolineato che ciò doveva avvenire in zone della città in cui l’impatto sarebbe stato sostenibile. La scelta infelice dell’amministrazione è caduta invece in una zona che oltre ad essere praticamente davanti alla Reggia ricade in una zona ad alta densità abitativa”.

“Il sindaco, che non ha neanche ancora pensato di raccordarsi con gli altri soggetti istituzionali coinvolti, a cominciare dal presidente Asi costretto ad ammettere di avere appreso dai giornali l’intenzione dell’amministrazione di realizzare un impianto proprio in zona Asi – conclude Marino -, compia una chiara operazione di trasparenza e di confronto e invece di fare annunci arrivi ad una scelta oculata e soprattutto condivisa con tutta la città”.

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