“L’incendio divampato nella notte fra sabato e domenica al sito di stoccaggio delle ecoballe ai margini di Taverna del Re nel territorio di Villa Literno e Giugliano, è gravissimo e allo stesso tempo inquietante. Anzitutto vanno accertate le ricadute dell’enorme rogo sull’ambiente e i rischi per la salute degli abitanti, con le sostanze tossiche sprigionatesi dall’incendio trasportate dalle correnti su un vasto territorio già martoriato dal disastro ambientale. Registriamo ancora una volta l’inefficacia dell’Arpac, che fornisce i dati in ritardo e senza specificità”. Lo dice Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale. “C’è un’emergenza ambientale generalizzata del tutto sottovalutata dai vertici della Regione Campania, che continuano a fare spot e propaganda sulla pelle dei campani – tuona la capogruppo – il Presidente De Luca su quelle ecoballe ha fatto campagna elettorale e referendaria con tanto di totem pubblicitari. Oltre alla passerella e alle chiacchiere, siamo di fronte ad un fallimento clamoroso”. “I numeri confermano il flop annunciato – evidenzia Ciarambino – percentuali irrisorie rispetto ai discorsi in pompa magna, come quando in compagnia di Renzi proprio a Taverna del Re, De Luca promise a favore di telecamera lo smaltimento delle sei milioni di ecoballe entro un anno, e invece in un anno ne ha rimosse appena lo 0,5%.”. “Il disastro rifiuti e i roghi non riguardano purtroppo solo le ecoballe – conclude Ciarambino – situazione altrettanto disastrosa è rappresentata dalla Terra dei Fuochi, dalle bonifiche ferme al palo e dall’incremento dei rifiuti da bruciare nell’inceneritore di Acerra”. Sulla stessa linea il consigliere regionale Vincenzo Viglione che pochi mesi fa effettuò con alcuni parlamentari un sopralluogo al sito andato in fiamme: “Con i residenti, i comitati denunciammo il disastro delle ecoballe – sottolinea Viglione – e abbiamo chiesto di disinnescare questa bomba ecologica”. “Con il passare delle ore si fa largo l’ipotesi della matrice dolosa del rogo – spiega – occorre capire chi poteva avere interesse ad appiccare il fuoco”. “Ci riserviamo di presentare un’interrogazione – concludono Ciarambino e Viglione – al Presidente De Luca e all’assessore Bonavitacola su questi gravissimi fatti come già accaduto in passato sul non rispetto del cronoprogramma delle opere”.

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