SAN MARCO EVANGELISTA – “Il sindaco Cicala non ha rinunciato a nessuna indennità al Comune di San Marco”. È quanto ha affermato l’ex primo cittadino, targato PD, Gabriele Zitiello, rispondendo al Sindaco Gabriele Cicala, che a proposito di chi gli chiedeva di rinunciare alle sue indennità invece di privare i cittadini di San Marco Evangelista delle “luminarie”.
“La legge” – ha proseguito l’esponente democratico, defenestrato proprio dall’attuale sindaco quando con Zitiello ricopriva la carica di vice sindaco – “gli imponeva di scegliere: o l’indennità della Provincia o quella del Comune. Lui ha scelto quella della Provincia” – ha tenuto a sottolineare Zitiello – “forse economicamente più vantaggiosa: quindi non poteva ricevere anche quella del Comune. Comunque, anche quella della Provincia, per inciso, la pagano i contribuenti. Rinunciare, significa non ricevere alcunché, né dalla Provincia, né dal Comune. Nella precedente giunta gli assessori hanno rinunciato all’indennità piena (vuol dire che chi aveva diritto a prenderla per intero in quanto libero professionista, rinunciava alla metà). L’invito a rinunciare alle indennità” – ha aggiunto il capogruppo del Pd in Consiglio comunale – “non era rivolta solo al sindaco ma all’intera giunta che, a differenza di quella precedente, non ha rinunciato all’indennità piena. Oggi un assessore prende anche 1.000 euro al mese. Uno schiaffo per i tanti cassaintegrati e per i tanti giovani. La politica è un servizio, non una professione. Infine, tornando alla questione delle luminarie, il ragionamento è molto semplice: la solidarietà si fa con le tasche proprie, non con quelle dei cittadini” – rincara la dose Zitiello nei confronti del sindaco Cicala che aveva dichiarato di essere “un sindaco a costo zero per San Marco – “Il Natale è di tutti e proprio quando c’è così tanta crisi sarebbe stato importante non privare il paese dei simboli della tradizione e della cultura religiosa, anche come segno di speranza e di fiducia per il futuro. Così facendo, invece, la giunta ha tolto a tutti i sammarchesi per dare ad alcuni sammarchesi. Sia chiaro che riteniamo giusta la scelta del banco alimentare” – puntualizza Zitiello tanto perché nessuno possa strumentalizzare le sue parole – “Ma per aumentare i beneficiari di tale gesto di solidarietà sarebbe stato sufficiente che per un solo mese sindaco e giunta avessero donato le proprie indennità. Avrebbero così messo assieme 3-4.000 euro e noi come consiglieri di opposizione avremmo rinunciato anche ad un anno di gettone di presenza. La solidarietà, ribadisco, si fa con le proprie tasche, non con quelle dei cittadini”.
Nunzio De Pinto