Il Pd di Lusciano accende i riflettori sull’appalto per il rifacimento della rete fognaria. Dopo lo stop dell’Autorità nazionale anticorruzione, i dem affronteranno la questione durante il direttivo convocato per programma stasera. I Democratici luscianesi analizzeranno punto per punto la relazione dell’Anac e decideranno quali iniziative politiche mettere in campo per fare luce su una vicenda che presenta tanti lati oscuri. L’ufficio di vigilanza dell’organismo guidato da Raffaele Cantone ha condotto un’istruttoria molto articolata sulla base dell’esposto presentato dai consiglieri Antonio Granieri, Claudio Grimaldi, Luciano Petrillo, Carmela Cantone e Salvatore Mottola. Nel mirino dell’Anac sono finite sia le procedure amministrative relative allo stralcio del primo e secondo lotto dell’opera, sia le modalità di affidamento dell’incarico di progettazione. Si tratta di un progetto esecutivo già approvato nel novembre 2012 costato alla collettività 620mila euro. L’autorità anticorruzione contesta una serie di “anomali”. In primis le modalità per l’affidamento dell’incarico di adeguamento progettuale, l’assenza di un’adeguata verifica del progetto considerata una mera formalità e il conferimento diretto degli incarichi a professionisti esterni all’amministrazione senza applicazione del ribasso. Gli uomini di Cantone bocciano anche la redazione di una perizia di variante con modifiche rilevanti in relazione ai materiali utilizzati derivante di fatto dalle carenze nell’adeguamento del progetto e l’incoerenza deli importi relativi al costo della manodopera tra il progetto approvato e la perizia di variante. In sostanza l’Anac segnale che gli elaborati progettuali relativi alla rielaborazione e all’adeguamento dell’opera sono fortemente carenti dal punto di vista tecnico. Un elemento che fa emergere come l’azione dell’amministrazione sia stata volta solo a una “sistemazione formale” della documentazione necessaria per richiesta di finanziamento alla Regione. Nel merito l’iter seguito dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Esposito, afferma con forza l’ufficio di vigilanza, è costellato da atti amministrativi “dubbi”.

Mario De Michele

 

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