CASERTA -Riceviamo e pubblichiamo la lettera che Sergio Tanzarela ha scritto al sindaco di Caserta Pio Del Gaudio sulla questione Macrico. ” Gentile dottore Del Gaudio, circolano in questi giorni notizie riguardo alla futura destinazione dell’Area ex-Macrico. Come è noto dopo i disastrosi progetti della giunta Falco e di quella Petteruti, entrambi – fortunatamente per i cittadini di Caserta – miseramente falliti, la situazione è ancora ferma. Ma io non mi illudo che palazzinari e faccendieri stiano inattivi, l’affare era ed è ancora possibile ed è immensamente lucroso e quindi tutti i cittadini hanno tuttora molto da temere. E’ ritornata poi in auge la fumosa destinazione di “Parco Urbano” nel quale tutto sembra lecito potersi realizzare, mentre qualcuno avanza anche la balzana idea di costruirvi uno nuovo stadio.

Negli scorsi anni Lei ha più volte preso parte ai lavori del Comitato Macrico Verde e ha manifestato la sua condivisione degli obiettivi e dei progetti del Comitato. Io dunque non ho motivo di credere che Lei abbia cambiato idea e quindi mi meraviglio che Lei non abbia ancora promosso, a nove mesi dalla sua elezione, la prima iniziativa della strategia del Comitato: la destinazione urbanistica dell’area. L’area, infatti, essendo stata dismessa della Forze Armate attende ancora che il Consiglio Comunale la qualifichi. E la destinazione che da oltre dieci anni chiediamo inascoltati ai consiglieri comunali è quella di F2. La destinazione è un atto dovuto, una decisione molto semplice, senza costi, che ha però ad un tempo il potere di abbattere sia il valore economico dell’area sia le mire di quei costruttori sanguisughe che tanto danno hanno procurato alla Città. L’Istituto Sostentamento per il Clero proprietario dell’Area ex-Macrico non potrà che rallegrarsi della scelta F2, poiché sebbene non possa per suo statuto fare donazioni è certo una istituzione che moralmente non dovrebbe incoraggiare speculazioni edilizie e ha sicuramente a cuore il bene dei cittadini. Lo stesso vescovo di Caserta mons. Farina – pur non facendo parte dell’Istituto Sostentamento Clero – saluterà certamente con grande entusiasmo la decisione del Consiglio Comunale di qualificare l’area F2 con una perdita economica per l’Istituto, ma con un notevole guadagno morale in un tempo di immoralità diffuse. Non sarebbe infatti credibile predicare il principio del bene comune e non tradurlo nelle scelte concrete della Chiesa di Caserta. Gentile dottore Del Gaudio, il Comitato Macrico Verde in questi oltre dieci anni è riuscito a far porre dei vincoli su parte dell’area e ad evitare la sua cementificazione (un risultato che nessuno può negare), ha anche dimostrato la sostenibilità della gestione con un progetto in grado di creare decine di posti di lavoro. Il recentissimo annullamento del vincolo da parte del TAR impone un allarme generale e un ritorno immediato alla resistenza dei cittadini per bloccare le speculazioni cementizie sull’area. Tuttavia oggi, come dieci anni fa, il primo passo – da compiersi senza indugio – è la destinazione F2, l’unica in grado di spuntare le armi a scavatrici e betoniere. Questo passo spetta al Consiglio Comunale, ma anche alla Sua iniziativa. Se altro tempo dovesse passare senza approvare la F2 o se altre decisioni dovessero essere prese i cittadini troveranno di nuovo i modi di ribadire la propria volontà per l’area ex Macrico bene comune. Mi è gradita l’occasione per ricordarLe che il Comitato raccolse, a suo tempo, un fondo che metterà a disposizione della Città per la realizzazione del Parco. Molto cordialmente”.

 

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