L’ ex consigliere comunale di Maddaloni, Luigi Bove, torna ad intervenire sulla questione legata all’ approvazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale la cui scadenza, attualmente, è prevista per la fine del mese di Luglio del 2016 e afferma “la Regione Campania, cosi come ha approvato e deciso , la proroga per quei Comuni, tra cui Caserta e Santa Maria Capua Vetere che erano commissariati, lo stesso deve fare anche per la Città di Maddaloni che è ancora sotto regime commissariale. Pertanto rivolgo un appello ai consiglieri regionali casertani membri della Commissione consiliare regionale “urbanistica, lavori pubblici,trasporti e quindi a Luigi Bosco, a Massimo Grimaldi e a Gianpiero Zinzi affinchè si impegnino istituzionalmente a fare in modo che la Regione proroghi la scadenza ad un anno per il Puc relativo alla Città di Maddaloni; dico questo perché non si può procedere ad approvare un Puc le cui linee generali sono state dettate dall’ amministrazione comunale guidata dall’ allora sindaco De Lucia; amministrazione comunale coinvolta pienamente in inchieste giudiziarie serissime e che riguardano, seppur altri settori, comunque aspetti amministrativi”. Bove afferma “già questo sarebbe un motivo valido per chiedere la proroga ma vi è anche un altro: non è stata ascoltata la città sulle linee generali del Puc; non sono state chiamate le associazioni di categoria; non sono state invitate le parti sociali e produttive di Maddaloni e questi aspetti sono stati da me sottolineati, a verbale, nelle riunioni dell’ ufficio di piano a cui ho partecipato”. Bove afferma “l’ appello è quindi rivolto ai consiglieri regionali Zinzi, Bosco e Grimaldi ma anche al presidente della Commissione regionale Cascone, al vice presidente Bonavitacola e allo stesso presidente De Luca. Il concetto che è valso per comuni come Santa Maria Capua Vetere e Caserta deve assolutamente valere anche per la Città di Maddaloni. Il Puc è il disegno della Città e non può essere approvato un Puc le cui linee programmatiche sono state dettate da un’ amministrazione comunale decimata da arresti e poi non vi è stata la partecipazione popolare, il coinvolgimento delle forze produttive. Bisogna aprire il Puc alla città e ai cittadini”.

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