Nella mia precedente lettera inviata al comune, dicevo che era inquietante il silenzio dell’amministrazione comunale all’evidenza della completa inaffidabilità dell’offerta presentata dalla società Scala Enterprise per la fornitura del servizio comunale di portierato, a discapito dei lavoratori e della stessa amministrazione.

Oggi posso affermare che le risposte fornite, da parte della commissione di gara, sono più che inquietanti: sconvolgenti.

In sintesi, si afferma che è tutto a posto. A nulla sono valsi tutti i documenti che ho prodotto per rendere evidente la completa anomalia e inaffidabilità dell’offerta presentata dalla società in questione.

La commissione di gara ancora una volta ha fatto finta di non vedere che nei giustificativi dei prezzi presentati dalla società Scala, non vi è un Euro, e ripeto un Euro, per sostenere i costi di tutti i servizi e prodotti aggiuntivi offerti per ottenere un alto punteggio tecnico, come: 14 ulteriori figure professionali coinvolte nella gestione dei lavori, installazione su tutte le strutture di Unità automatiche per la rilevazione presenze, presidio presso la Struttura Istituzionale oltre l’orario ordinario a costo zero, una macchina a disposizione dei funzionari e dirigenti, collegamento informatico attraverso sistema web-based, servizio di piccolo buffet durante le sedute di giunta, Fornitura e gestione degli arredi per il locale portineria, dotazione di palmare a tutti gli addetti; già tanto era più che sufficiente ad escludere la ditte per offerta anomala ed inaffidabile.

Ma vi è di più. La giustificazione fornita in sede di contrattazione sindacale dalla ditta è stata: i servizi e prodotti aggiuntivi, li abbiamo solo scritti sul progetto, per tanto per noi hanno costo zero. Come a dire: li abbiamo messi per ottenere punteggio, ma non abbiamo previsto di fornirli realmente.

A questo, va anche aggiunto che la ditta intende non rispettare le previsioni del CCNL di categoria, nonostante tale obbligo sia anche previsto dal bando di gara e quindi vincolante per tutti i partecipanti. Infatti, se pur non vi fosse un obbligo derivante dal CCNL applicato dalla ditta uscente, essendo previsto nel bando di gara, tale obbligo è divenuto “Lex Specialis” e pertanto andava osservato già solo per una questione di “Par Condicio” nei confronti dei partecipanti che hanno fatto offerte più onerose per rispettarlo. Va anche aggiunto che, la società Scala se avesse ritenuto tali prescrizioni limitative e/o non chiare, avrebbe dovuto impugnare il bando e non fare la furba.

Purtroppo, oggi la contrattazione sindacale si è chiusa con un mancato accordo, visto l’ostinazione della Scala a non voler rispettare il CCNL da applicare, ed è iniziato lo stato di agitazione. Io sarò fino in fondo al fianco dei lavoratori e mi sono già attivato per adire le vie legali, per la tutela degli stessi e della stessa amministrazione.

Gaetano Esposito

Consigliere Comunale Maddaloni

 

 

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