«Le parole del presidente del collegio dei revisori dei conti Alfonso Tacconi rappresentano l’impietosa certificazione di come la tanto sbandierata azione di risanamento promossa dall’amministrazione De Lucia, in realtà sia solo il frutto di proclami basati sul nulla». A dichiararlo è il presidente del movimento Calatia libera Vincenzo Santangelo dopo aver letto il parere negativo rilasciato dal presidente dei revisori del Comune di Maddaloni in relazione al bilancio di previsione. «La bocciatura, tra le altre cose, è arrivata nel primo bilancio politico redatto dall’amministrazione De Lucia, dal momento che, le manovre approvate sino a questo momento, sono da considerarsi degli adempimenti tecnici – ha sottolineato Santangelo – per un’amministrazione che dovrebbe far leggere alla città in questo bilancio il percorso per uscire definitivamente dal dissesto, questo è un campanello d’allarme pericolosissimo». Il più votato a Maddaloni alle ultime elezioni regionali, sottolinea come nella relazione di Tacconi ci siano dei passaggi che testimoniano come siano sempre gli stessi i problemi che creano difficoltà alle finanze del Comune. «In bilancio sono stati appostati oltre tre milioni e settecentomila euro che dovrebbero arrivare da entrate Imu – ha spiegato Santangelo – secondo il presidente dei revisori si tratta di entrate non certe che darebbero luogo ad anticipazioni “categoricamente”, e il grassetto utilizzato dal professionista per segnare questa parola nella sua relazione la dice lunga sull’impossibilità di percorrere questa strada, vietate dalla normativa vigente». Santangelo spiega come il problema Imu ruoti intorno alla Iap. «E’ stato il concessionario ad effettuare questa verifica – dichiara – senza averne la titolarità per farlo. L’alterazione della spesa corrente attraverso dati non certi fa del bilancio una manovra non attendibile e, per questo, non in grado di rispondere alle esigenze di Maddaloni». Il presidente di Calatia libera, avverte i consiglieri di maggioranza dei rischi che corrono nel votare questa manovra. «Tacconi è stato chiaro – ha spiegato – nel chiudere la sua relazione il professionista scrive testualmente: “Attualmente è opportuno che il consiglio comunale prenda coscienza che ogni ente pubblico è responsabile per gli equilibri di bilancio e può rispondere non solo davanti alle istituzioni italiane dei propri dati di bilancio, ma anche alla Commissione europea poiché la stessa può direttamente interrogare le singole amministrazioni ed accedere ai dati e di conseguenza agire direttamente”. Tradotto dal linguaggio tecnico significa che chiunque voti questo bilancio ne risponde personalmente».