Prosegue lo scontro a distanza fra il sindaco Antonello Velardi e l’opposizione che lamenta il perpetrarsi della “becera pratica del primo cittadino di offendere e di calunniare tutti coloro che non la pensano come lui e quanti con piena legittimità muovono critiche al suo operato, guardandosi bene, con atteggiamento reticente, dal completare le accuse con nomi e cognomi”. E i gruppi che nel corso dell’ultima tornata amministrativa si sono ritrovati intorno a Dario Abbate, come Marcianise Democratica, Sinistra e Cambiamento, CST, Marcianise Libera, Società Civile Italiana, Progettiamo il Domani, Marcianise Ora, Vento di Centro e Marcianise nel cuore puntano l’indice sullo stile adottato dal sindaco, definito più “incline alla diffamazione che al governo”. Ed un post pubblicato sul Diario del 15 settembre 2016, che recita “In ultimo, voglio ringraziare stasera il comitato festeggiamenti per il Crocifisso, con il quale pure c’era stata qualche incomprensione (alimentata ad arte con quell’atteggiamento un po’ camorristico e un po’ cialtrone di una certa politica locale)”, finisce nell’occhio del ciclone. “E’ dall’inizio della campagna elettorale- rendono noto i gruppi di opposizione- che costui usa all’indirizzo dei “suoi avversari politici” toni e sistemi velatamente intimidatori: “voi mi attaccate, io vi diffamo”. Da quando è in carica questo signore non fa altro che “brillare” per annunci e proclami, per fandonie e millanterie, ma di atti amministrativi, di azioni di governo neanche l’ombra”. E per la minoranza “tra i pochi provvedimenti emessi, in verità, riecheggiano becere pratiche politiche come quella di privilegiare parenti ed amici o suoi sodali politici. Nelle prossime settimane racconteremo ai Cittadini tutte le bugie che, in pochi mesi, questo signore ha raccontato. A partire da un finanziamento regionale di € 100.000,00 annunciato in pompa magna ma in realtà mai concesso. Ma il “nostro” è bravo a mascherare la sua opacità amministrativa con un’abile propaganda di stampa. Presto la luna di miele terminerà e anche quei pochi estimatori rimasti acquisteranno la lucidità per rendersi conto che, al momento, dietro la propaganda c’è il nulla”. Ma tornando al tema, molto sentito dall’opinione pubblica, sull’organizzazione della festa patronale i nove movimenti di minoranza attraverso un manifesto chiedono: “è vero che ha preteso che l’abituale contributo del Centro Campania fosse interamente destinato alla manifestazione Restate a Marcianise? Se sì, perché lo ha fatto? Come sono stati spesi questi fondi e da chi? È vero che aveva chiesto ai giostrai un contributo di 20.000 euro e che, a fronte del diniego, ha impedito la installazione delle giostre? Era a conoscenza che, ogni anno, l’installazione delle giostre è autorizzata da una Commissione di Vigilanza, composta da tutti gli organismi pubblici a ciò preposti, e che analogo procedimento sarebbe stato posto in essere quest’anno? Perché non ha mosso gli stessi rilievi per l’installazione delle giostre in occasione della sagra della rana? Per tale evento, ha mostrato la stessa scrupolosità? E’ corretto che un sindaco definisca suoi concittadini “gente di merda”? “. Per l’opposizione “sono domande semplici alle quali, ad oggi, egli non ha fornito ai Cittadini alcuna delucidazione preferendo l’attacco indiscriminato e nel mucchio. Le ripeteranno formalmente i nostri consiglieri nel prossimo Consiglio Comunale: questo non lo può vietare. Così come vigileremo in modo incalzante perché la trasparenza e la correttezza amministrativa siano reali e non di facciata. Ci chiediamo, al momento, se quello utilizzato dal primo cittadino sia un atteggiamento corretto verso la Città, o quanto meno verso quella parte di Cittadini a cui certe tradizioni (come la Festa del Crocifisso) stanno a cuore. Ci chiediamo, infine, quale atteggiamento assumerà quando affronterà le vere emergenze, i grandi problemi e i drammi di cui soffre Marcianise. Questo ci preoccupa di più. Allora capiremo “il rinculo” chi colpirà”.