Matese- “E’ un incubo”. Tanto per usare l’espressione del presidente dell’ente montano, Fabrizio Pepe, in merito alla lunga e tortuosa vicenda del Pirap-parco del Matese. Ben tre proroghe con una partenza a dir poco travagliata : cinque anni tra tira e molla tra ente parco, comuni e regione e si rischia il naufragio completo. Diversi progetti dei comuni non sono stati ammessi(si preannunciano anche ricorsi) con la conseguenza- come riferito dal presidente De Nicola –che, sui 9 milioni di euro stanziati per questo programma di valorizzazione delle aree protette, si stima una cifra di 4.994.000 che ha resistito pari a circa il 54% della spesa : se si va sotto il 51%(occorre fare conteggi di somme forse non riconosciute o controverse) e si scivola da quel precario 54% salta tutto il Pirap. Presenti alla riunione indetta dal presidente Umberto De Nicola diversi comuni specie quelli che hanno avuto i progetti, o alcuni di quelli preparati, non ammessi al finanziamento alle misure per carenze documentali o altre contestazioni addebitate dalla regione. Proprio l’atteggiamento degli uffici regionali ed il ruolo svolto dal Formez come ente preposto alla istruttoria e verifica di coerenza dei progetti, è stata al centro di numerosi rilievi dei sindaci e degli amministratori per le progettazioni allestite con tanto di incarichi conferiti.
Michele Martuscelli