“Il Consiglio dei Ministri del 27 gennaio scorso- ha dichiarato Dario Caprio di MBC- ha approvato il disegno di legge su ‘Delega al Governo per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico- ricreativo’. Si tratta di un testo- ha continuato Caprio – che cerca di tutelare il lavoro e la professionalità delle imprese, riconosce il valore commerciale delle aziende e crea le condizioni per dare certezze al lavoro degli imprenditori balneari. Ora il Governo dovrà approvare i relativi decreti attuativi, elezioni anticipate permettendo. Avrà sei mesi di tempo per varare la riforma delle concessioni demaniali sulla base dei principi contenuti nel disegno di legge. Sarà fissato un periodo transitorio per garantire la continuità aziendale, il riconoscimento del valore commerciale dell’impresa e l’indennizzo degli investimenti non ammortizzati. “E mentre il Governo si muove, ha continuato Gianni Pagliaro, portavoce di ‘Mondragone. Bene Comune’, da noi tutto resta perennemente immobile. Ultimamente si è fatto un po’ di caciara propagandistica su un’ipotesi di Piano Spiaggia datato, superato, parziale, confuso e, soprattutto, inutile per la città. Ma poi, ad osservazioni e proposte emendative recuperate, tutto è tornato nei cassetti di Schiappa e dei suoi. Hanno sprecato un’altra manciata di anni e un’altra Consiliatura per cercare di salvaguardare e rendere competitiva la nostra spiaggia, per rilanciare la qualità del nostro prodotto spiaggia, per far emergere il sommerso e, soprattutto, per superare una volta per tutte l’abusivismo, per svecchiare un prodotto turistico troppo familiare, improvvisato e vetusto, per puntare su imprenditorialità, ambiente e tecnologia. Per avere, in altre parole, finalmente un progetto forte per il nostro turismo. Non ci resta, ha concluso Pagliaro, che prendere atto che Schiappa e la sua compagnia sono all’ultima spiaggia e che per il futuro occorrerà mettere in campo rigore, idee innovative e programmi di sviluppo per salvare e rilanciare il nostro mare e con esso un pezzo fondamentale della nostra economia”.