CANCELLO ED ARNONE – «L’ennesimo colpo di bacchetta magica del nostro Pasqualino e la squadra dei dipendenti comunali si allarga senza che nessuno sappia nulla né che ci siano documenti accessibili a tutti che giustifichino la presenza nell’organico dell’ente di un’altra persona. Siamo di fronte all’ennesimo fascicolo top secret per la città». Vuole vederci chiaro il leader dell’opposizione Raffaele Ambrosca sull’entrata in servizio in Comune da stamattina primo agosto di un autista della Provincia di Napoli.

«In barba alla tanto decantata trasparenza, l’entrata in servizio di questo dipendente è stata annunciata da un semplice ordine di servizio che non chiarisce quali saranno le mansioni, quali i costi dell’operazione, quale la necessità di andare a infoltire l’organico con personale proveniente da un altro ente – ha sottolineato Ambrosca – il sindaco continua a gestire il Comune come una bocciofila, senza tenere conto di quelle che sono le regole della pubblica amministrazione». Ambrosca sottolinea come, con le difficoltà di bilancio che, in questo momento, vivono tutti i Comuni è necessario effettuare delle operazioni ponderate per non determinare danni per la collettività. «Cancello Arnone non è immune da questa situazione, anzi, a causa di scelte scellerate come il concorso per funzionario contabile che è sotto la lente di ingrandimento della presidenza del consiglio dei ministri, o come l’housing sociale, molto presto rischiamo il tracollo – ha sottolineato – io, assieme al mio gruppo, non consentirò che ciò accada. Vigileremo in maniera costante sull’operato dell’amministrazione ostacolando tutte quelle operazioni messe a segno a modi blitz, guarda caso si entra in servizio ancora una volta ad agosto, che sono state fatte senza tener presente i criteri della trasparenza, della legalità, del merito e dell’utilità per il Paese. Per questa ragione, chiediamo al sindaco di risponderci con immediatezza, su costi, utilità e mansioni di questa nuova figura e non costringerci a ricorrere alle autorità competenti per ottenere un nostro diritto».

 

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