SAN FELICE A CANCELLO – Riceviamo e pubblichiamo la nota in cui l’amministrazione Nuzzo risponde alle critiche dell’ex sindaco Pasquale De Lucia. “Pasquale De Lucia ha memoria labile oppure non si rendeva conto, durante la sua amministrazione, di quello che stava causando alle casse comunali e al proprio Paese. Questo è quanto emerge da alcune sue dichiarazioni nei giorni scorsi.
L’amministrazione Nuzzo che tutti i giorni ha la possibilità di toccare con mano l’attività posta in essere dalla precedente amministrazione, che ha portato a dissanguare le finanze comunali, può sicuramente rinfrescargli la memoria, consigliando altresì a Pasquale De Lucia di non raccontare le bugie di sempre e di fare un mea culpa per il grave blocco di crescita e disastro economico che ha causato al Paese.
L’attuale Amministrazione di San Felice a Cancello guidata dal Sindaco Emilio Nuzzo, infatti, in maniera coesa e sinergica, sta effettuando degli interventi strategici per ovviare ai gravi debiti ereditati, nonostante una crisi economica che non accenna a placarsi data la continua e sistematica diminuzione dei trasferimenti agli enti locali da parte dello Stato centrale.
“Pian piano, come da lui richiesto ieri su alcune testate giornalistiche, “cacceremo fuori” tutti i debiti accumulati da lui e dalla sua Amministrazione”- dichiara il Sindaco Emilio Nuzzo.
Intervento fondamentale dell’Amministrazione Nuzzo, nell’ambito della politica di risanamento che stanno perseguendo con grande impegno, è sicuramente quello riguardante il Consorzio Unico di Bacino, che si occupa della raccolta e trasporto dei rifiuti del territorio. Dalla precedente Amministrazione, sono stati accumulati debiti per un milione e centoquindicimila euro nei confronti di tale consorzio. In maniera oculata, l’Amministrazione Nuzzo ha subito messo in atto un piano finanziario che conducesse ad una soluzione efficace in merito. Questa importante operazione, capeggiata dal Sindaco Emilio Nuzzo, sta permettendo di saldare tale posizione debitoria con il CUB in circa tre anni, aggiungendo la somma di 31.000,00 euro mensili alla consueta rata versata al Consorzio.
Altro tasto dolente dell’operato De Lucia sono i debiti con l’Arin, per i quali l’Amministrazione Nuzzo è riuscita a trovare la soluzione più adeguata e meno drastica per le casse comunali.
Infatti, Pasquale De Lucia ha lasciato in eredità 5.000.000,00 di euro di debiti nei confronti dell’azienda che gestisce le risorse idriche partenopee e un decreto esecutivo dalla stessa che avrebbe dovuto bloccato tutte le operazioni finanziarie comunali.
“Situazione incresciosa riguardo alla quale, però, siamo riusciti a raggiungere una soluzione per l’Ente che vede una rateizzazione della somma da concludersi in circa dieci anni”– fa sapere il Consigliere Angelo Pirozzi .
Dunque, azioni mirate a risanare i debiti ereditati quelle dell’Amministrazione Nuzzo, che continuerà a seguire una politica impostata sul raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati per una buona crescita del Paese.
Tra queste azioni, volte a superare le ristrettezze economiche e a risanare i debiti ereditati, c’è sicuramente quella del fotovoltaico, nell’ambito delle energie rinnovabili, sugli edifici scolastici e sulla casa comunale che non comporteranno nessun onere per le casse comunali e che consentirà un risparmio di oltre 100 mila euro annui.
Il Consigliere Pirozzi conclude: “Concordo con l’espressione del Sindaco, La nostra linea d’azione: Fatti …e non parole, poiché è quello che stiamo facendo e che con il tempo darà risultati concreti. La nostra Amministrazione da quando si è insediata non ha prodotto alcun debito fuori bilancio, come dimostrato dall’attività dei Revisori dei Conti. Tutti i debiti fuori bilanci,o a cui abbiamo dovuto trovare copertura finanziaria, e derivavano dall’Amministrazione De Lucia, ma questo non lo dico io ma lo dicono gli atti! e parliamo di circa un milione di euro in solo diciotto mesi di amministrazione”.
Dunque in vari steps, l’Amministrazione comunale ha intenzione di ricordare a Pasquale De Lucia tutti i debiti accumulati dalla sua politica fondata sulla teoria del fare, anche quando non si poteva, pur di apparire, evitando in tal modo che possa dichiarare ancora il falso su giornali e nelle piazze”.