“I consiglieri Francesco Piccirillo, Giuseppe Roseto, Michele De Micco e Stefano Minichino non finiscono mai di meravigliare me e l’intero paese. Presentano una nota, priva di qualsiasi fondamento amministrativo, ad una delibera di consiglio al quale nessuno dei quattro ha partecipato. Un comportamento veramente unico e originale”. Non si è fatta attendere la replica del sindaco Angelo Brancaccio al gruppo consiliare del Pd sulla nomina di Pasquale Menditto a presidente del Collegio dei revisori dei conti. Secondo gli esponenti Dem avrebbe meno requisiti rispetto agli altri due componenti Enzo Giardullo e Paola Giardino. E per questo i Democratici hanno sottoscritto un documento per chiudere i curricula dei neo revisori. Ma il primo cittadino respinge le critiche sia nel merito che nella forma. “Se hanno qualcosa da contestare sul piano della legittimità dell’atto deliberativo facessero ricorso all’unico organo deputato che non è né il sindaco, né la Prefettura, né la Corte dei Conti, ma il Tar. Ma ancora una volta – sbotta Brancaccio – Piccirillo, Roseto, De Micco e Minichino dimostrano una “cronica e inguaribile” incompetenza sul piano amministrativo. Eppure dopo anni trascorsi tra i banchi del consiglio mi sarei aspettato che imparassero qualcosa, invece quest’ennesima ridicola iniziativa conferma che non ci sono speranze: a livello amministrativo resteranno sempre degli ignoranti”.
Mario De Michele