Riceviamo e pubblichiamo il documento redatto dai consiglieri comunali del Partito Democratico che commentano l’ultima iniziativa del sindaco Angelo Brancaccio il quale ha chiesto di incontrare il prefetto sulla questione Puc.

Ecco il testo:

Pensavamo che le “lettere” erano terminate. Ogni giorno, invece, ne scopriamo una nuova, con cui il sindaco (“pro tempore” da oltre un ventennio, tranne piccoli periodi) continua a condizionare, negativamente, l’amministrazione comunale e giustifica il “suo” fallimento, cercando di scaricare, anche maldestramente, le proprie personali responsabilità, sulle istituzioni (nelle quali conferma di avere fiducia, ma dalle quali è stato, già, sfiduciato) e sui consiglieri di opposizione.

 

L’ultima missiva del sindaco inviata al Prefetto di Caserta ed al Ministro dell’Interno è un concentrato puro di mistificazione della realtà e di paranoia delirante.

Dopo aver ribadito, a chiacchiere, la fiducia nelle Istituzioni (le stesse che attacca violentemente in diverse occasioni pubbliche), dice di sperare che si torni a far politica con un confronto sereno e propositivo fra maggioranza e minoranza consiliare, dimenticando che il suo sistema è la negazione assoluta della democrazia e della lealtà.

Per quanto ci riguarda, il nostro rispetto per il lavoro della magistratura e della Prefettura lo abbiamo da sempre manifestato. Contestualmente, abbiamo sempre ribadito l’auspicio che venga ripristinato il primato della Politica, rendendoci, come sempre, disponibili ad un confronto serio con tutte le forze politiche e sociali presenti sul territorio.

Questo, però, potrà avvenire, lo abbiamo affermato con forza due anni fa e lo ribadiamo in questa sede, solo un attimo dopo che, chi si è reso responsabile di una frattura politica e sociale ai limiti di una guerra civile, si faccia da parte; un attimo dopo che se ne sarà andato chi, per mancanza di controllo amministrativo e per una precisa volontà politica, ha favorito una crescita urbanistica esponenziale e disorganizzata del territorio a vantaggio di pochissimi e a danno dell’intera cittadinanza; un attimo dopo che si sarà preso atto che non si può più continuare ad illudere i cittadini con delibere farsa, fantasiosi PUA ed un PUC ad uso e consumo proprio; solo un attimo dopo che, con un gesto d’amore nei confronti di una cittadinanza, da cui ha ricevuto tanto e non solo in termini affettivi, il sindaco prenderà atto che con il persistere del suo atteggiamento e non per volontà dell’opposizione, si corre il serio rischio di far sciogliere nuovamente il consiglio comunale di Orta di Atella.

Sono passati quattro anni da quando promette di risolvere la questione urbanistica ma più si è impegnato e più migliaia di immobili sono stati sequestrati!

Da quando abbiamo capito che l’interesse del sindaco, della giunta e della maggioranza, che gli obbediscono, non era quella di risolvere la grave questione urbanistica ed il vergognoso stato di dissesto finanziario, che sono la causa di tutti i mali che hanno reso Orta di Atella una città di nessuno, abbiamo, ripetutamente, invitato i responsabili di questo scempio, nelle varie sedi, istituzionali e politiche, a dimettersi, affinché finisse quella imbarazzante ed avvilente ondata di sequestri e di indagini giudiziarie che il Tribunale Penale e la Corte dei Conti eseguono costantemente.

La malversazione del bene pubblico da parte di costoro è, invece, continuata. Ed è continuata con una pervicacia che non ha limiti.

Ribadiscono, anche in conferenze stampa, di essere con la coscienza a posto. Si sono stupiti degli avvisi di garanzia. Si sono sentiti “stupefatti ed indignati”. Però dicono di avere fiducia nella legge.

Visto che si sentono con la coscienza a posto, proprio a loro chiediamo se sono a conoscenza dei macroscopici conflitti di interesse del Puc approvato dalla giunta e dei nominativi dei beneficiari di alcune particolari modifiche alla destinazione urbanistica di zone ben determinate.

Se, magari per caso, qualcuno di loro o qualche loro stretto parente o congiunto è interessato dalla modifica urbanistica.

Se sono a conoscenza che terreni intestati alla moglie di un consigliere comunale ed altri terreni intestati alla moglie di un tecnico comunale hanno ricevuto, con il “loro” PUC, la trasformazione da standard ad edificabile.

Se sono a conoscenza che, mentre si cercava, a detta del sindaco, di “prevedere, con il PUC, una capillare verifica di legittimità di ogni cespite, che data la vastità del fenomeno fosse scadenzata in un tempo ragionevole” (4 o 5 anni dall’approvazione definitiva), nel frattempo, si consentiva, sempre in questo “tempo ragionevole” e sempre col “suo” PUC, la realizzazione di ulteriori 800 alloggi circa (esclusi i porticati e sottotetti??!!), ovviamente sui terreni riconducibili ad amici, parenti ed affini.

Sempre a loro, chiediamo se sono consapevoli di avere approvato un bilancio comunale con il parere contrario dei revisori contabili.

E a loro chiediamo, pure, se si rendono conto che il parere sfavorevole del collegio dei revisori dei conti implica che non vi sono risorse finanziarie per fare fronte ai servizi essenziali.

Se gli risulta che la dichiarazione di dissesto finanziario da parte del Consiglio Comunale era obbligatoria.

Se sono consapevoli di quello che firmano, quando la giunta delibera di dispensare contributi economici ad associazioni ed iniziative varie, senza pagare i debiti precedenti.

Da loro vogliamo sapere se si rendono conto che questi fatti (e solo questi fatti) porteranno allo scioglimento del consiglio comunale. Se non lo sanno, non cambia niente, perché per la legge essi sono responsabili lo stesso.

Quindi, caro sindaco, quando e se si recherà da Sua Eccellenza il Prefetto, cerchi di trovare una giustificazione plausibile alle contestazioni che gli facciamo perché le mistificazioni non servono più a niente.

In ogni modo avvisateci. Saremo ben lieti di argomentare le nostre perplessità a Sua Eccellenza il Prefetto, in maniera serena e tranquilla. Fateci sapere. Non penso che anche in quella sede…. “temete la rissa”!

 

I CONSIGLIERI DEL PARTITO DEMOCRATICO: Francesco PICCIRILLO, Giuseppe ROSETO, Michele DE MICCO e Stefano MINICHINO

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