Caro sindaco Andrea Villano, caro perché costa 35mila euro all’anno ai cittadini di Orta di Atella. Cari assessori, cari perché togliete dalle tasche dei cittadini 5mila euro al mese. Cari consiglieri di maggioranza e qualcuno di opposizione, cari perché la state facendo pagare a caro prezzo alla gente. Cari leader (di voi stessi) di movimenti civici e politici, cari perché siete bravi solo a prevedere (rin)cari per la popolazione. Cari, tutti voi, siete socialmente pericolosi (ricorderete questa definizione), dimettetevi in massa. Subito. Prima di subito. Dimettetevi ieri. Siete talmente abituati agli intrallazzi che non siete nemmeno in grado di convocare in modo legittimo il consiglio comunale.

Ricordate che nel vocabolario esiste anche il termine “legale” solo quando dovete spostare le lancette in avanti di un’ora. Lo ha dimostrato, ricoprendovi di sterco, il consigliere di vera opposizione Vincenzo Gaudino. L’avvocato ha vinto da solo la battaglia politico-legale (a lui familiare il termine legale) sul vizio di convocazione dell’assise del 30 novembre. Gaudino si era assentato perché non gli era stata notificato nessun atto. O meglio gli era stato notificato in modo illegittimo. Un dipendente comunale consegnò la notifica a Espedito Ziello, consigliere di finta opposizione. L’esponente dei Riformisti, forse anche lui ha poca dimestichezza con l’aggettivo legale, non si sa a che titolo, si incaricò lui di consegnarla a Gaudino. L’apprezzato avvocato giustamente non volle riceverla. Non si procede così. È illegittimo.

Caro Ziello, caro per quello che è costato suo padre Luigi agli ortesi, non sa neppure questo? Le consigliamo una scorsa al regolamento consiliare e qualche leggina sugli enti locali. Campania Notizie in tempo reale, cioè mentre era in corso il consiglio del 30 novembre, motivò con un articolo l’assenza di Gaudino per vizio di notifica. Qualche esponente della maggioranza ci prese in giro: “Avete scritto una stronzata”. Mentre il candidato sindaco del centrosinistra, dopo il ricorso al Tar (alla fine del pezzo), è stato oggetto di una campagna denigratoria. “È ridicolo, ha fatto una stupidaggine, farà un buco nell’acqua”, ha detto anche a mezzo stampa Villano. Che fa sicuramente più bella figura da Mammolo che quando si affida ai comunicati stampa scritti da Peppe Roseto. Lo sapevate, cittadini di Orta di Atella, che pagate un vicesindaco per curare l’ufficio stampa e la pagina Fb del sindaco? Ve lo diciamo noi. Ma lo dicono anche gli atti amministrativi. Finora Roseto “Poltrone e Sofà” si è occupato solo del progetto “Nonni Civici”. Mai andato in porto perché illegittimo anche quello. E ha firmato un’ordinanza sindacale. Ma se si chiama siandacale come cazzo fa a firmala lui che è il vice del sindaco?! Si sono inventati l’ordinanza vicesindacale. Ah, dimenticavamo. Non è ancora scattata l’ora legale.

Torniamo al ricorso di Gaudino. Dopo aver fatto la voce grossa e detto una marea di fesserie e bugie Villano e company hanno capito (strano) che hanno fatto una cagata pazzesca. E udite udite per non perdere il ricorso davanti al Tar sono stati costretti a convocare un altro consiglio comunale per approvare gli stessi atti varati (variazione di bilancio) nella seduta del 30 novembre. Hanno capito (chissà come) che quel civico consesso non era valido. Era stato convocato in modo illegittimo. Aveva ragione l’avvocato Vincenzo Gaudino. Aveva ragione Campania Notizie. Gli stronzi siamo noi o loro?

Mario De Michele

LEGGI IL RICORSO DI VINCENZO GAUDINO

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