Sarà Maria Menditto la sostituta di Maria Grazia Zagaria. Il decreto di nomina del sindaco Andrea Villano sarà firmato domani. Al massimo entro lunedì. Il primo cittadino copre la prima casella della nuova giunta. Il rimpasto sarà completato nel giro di una decina di giorni. Chi è Maria Menditto? Ha 32 anni, è avvocato civilista e risiede a Trentola Ducenta. Lavora nello studio legale di Saverio Griffo, noto amministrativista molto attivo negli enti locali. Ha ricevuto, forse per bravura, forse per fortuna, forse per altro, molti incarichi in Comuni casertani e napoletani. Ovviamente non si occuperà di Bilancio e Finanze come la dimissionaria Zagaria. Il sindaco le conferirà la delega agli Affari generali. Da amministrativista la Menditto dovrà fare da filtro per evitare gli strafalcioni legali commessi nei primi 6 mesi di gestione.
Da quale cilindro spunta fuori il nome del nuovo assessore? Da quello del consigliere di maggioranza Anna Castelli. Che “toma toma, cacchia cacchia” ha prima fatto fuori giustamente Pasquale Ragozzino (“Io dico sempre la verità), poi è diventata il leader di Coraggio, e ora ha “intascato” un assessore. Lei e Menditto sono amiche da anni. Saverio Griffo, mentore della componente in pectore dell’esecutivo, e l’avvocato Carlo Nugnes, Pigmalione della Castelli, sono legatissimi. Ci risulta che abbiano anche condiviso lo studio legale. È proprio il caso di dire che due più due fa quattro. Ad onor del vero però il nome della Menditto è stato sostenuto senza tentennamenti dall’intero gruppo dirigente di Coraggio composto in primis da Ida Fiorillo, Pio Capasso e Mena Capasso.
Per quanto riguarda gli altri tasselli del mosaico dell’esecutivo Villano sta riscontrando qualche problema per la ridicola e irresponsabile ostilità di Antonio Arena rispetto alla nomina di un assessore alla Pubblica istruzione. Settore che proprio per colpa del capogruppo di Scegli Orta e del consigliere Katia Sorvillo è quello messo peggio. Arena vorrebbe continuare ad avere il monopolio delle scuole. Chiamalo fesso. Il bacino elettorale è immenso. Ma non si rende conto che i danni prodotti finora hanno fatto scendere quasi a zero la credibilità politico-amministrativa della maggioranza. E stanno logorando lui stesso. Tutti orami lo considerano il re del selfie. Solo fuffa.
Mario De Michele