Una lunga missiva per chiedere un incontro al prefetto di Caserta sulla complessa questione urbanistica di Orta di Atella. Il sindaco Angelo Brancaccio ha scritto a Carmela Pagano e per conoscenza al ministro dell’Interno Angelino Alfano per intavolare un confronto sulle possibili soluzioni ad un problema che diventa sempre più serio anche alla luce dei recenti provvedimenti della magistratura. Ecco il testo integrale della missiva.

“E’ noto alle SS.LL. che il territorio comunale di Orta di Atella, che il sottoscritto rappresenta nella qualità di Sindaco pro-tempore, è storicamente affetto da problematiche anche gravi connesse ad una edificazione avvenuta mediante titoli abilitativi edilizi rilasciati fino al 2008 non sempre in conformità del Piano Regolatore Comunale vigente. L’attuale Amministrazione, insediatasi dopo un periodo di commissariamento straordinario, ha continuato (in conformità a quanto operato dalla commissione stessa) l’attività di indagine sul territorio e di ripristino della legalità iniziando poi anche un’opera di bonifica urbanistica e di riequilibrio, che trova testimonianza documentale nei numerosi provvedimenti di repressione, quali ordinanze di demolizione di immobili abusivi e di annullamento di titoli edilizi che all’esame degli uffici preposti sono risultati non legittimi, con conseguente acquisizione al patrimonio comunale. Sono altresì in corso procedure per arrivare alla demolizione di alcuni manufatti, per i quali si cercherà di rispettare le priorità previste dal disegno di legge “Falanga” (al momento in fase di approvazione da parte delle Camere)”.

 

“Nell’ottica di identificare il complesso problema in tutte le sue sfaccettature, in fase di redazione del Piano Urbanistico Comunale (previsto dalla Legge Regionale Campania 16/2004), è stata effettuata una ricognizione di tutto il patrimonio edilizio privato esistente, edificato in base a titoli rilasciati dall’anno 2000 (anno di approvazione del PRG) all’anno 2012, e dettagliatamente riportato sia in cartografia sia in elenchi allegati agli atti di pianificazione. Ciò allo scopo di prevedere una capillare verifica di legittimità di ogni cespite, che data la vastità del fenomeno fosse scadenzata in un tempo ragionevole. Per tale opera questa Amministrazione, cronicamente in carenza di personale, si è affidata a tecnici esterni di comprovata capacità in materia ed esperienza in situazioni di simile patologia. A fronte di tale opera, si riscontra invece un’attività, a dire dello scrivente, discutibile della opposizione consiliare che ha assunto un atteggiamento sempre più aggressivo, uscendo dalle aule della politica e passando alle quotidiane denunce, esposti, attacchi a mezzo stampa tendenti a mistificare l’azione di bonifica urbanistica in corso, presentandola come una occulta volontà di sanare in maniera impropria ogni illecito e mascherando ogni attività come una sanatoria impropria, con ciò facendo entrare nella contesa anche la magistratura inquirente cercando di distoglierla dalle nostre reali attività anche a mezzo di una violenta campagna stampa unidirezionale (se non altro, scontando il sottoscritto la decisione di non rispondere a provocazioni ed attuare un basso profilo nella speranza che si smorzino i toni e si ritorni ad un dialogo tra diversi schieramenti)”.

La stessa “Operazione Domino”, di grande effetto mediatico, è partita da una serie di indagini avviate dall’ufficio tecnico comunale e trasmesse alla locale Stazione dei Carabinieri, laddove il messaggio trasmesso all’esterno è che tali indagini siano state subìte dal Comune. Dopo tale premessa, si porta all’attenzione della S.V. alcuni avvenimenti accaduti negli ultimi giorni sul territorio comunale, che sono sintomo di grave disagio e mancanza di collaborazione tra istituzioni differenti che insieme dovrebbero concorrere alla corretta gestione della cosa pubblica. La settimana scorsa è stata largamente pubblicizzato il sequestro di un’area agricola, sulla quale è stato rilasciato un Permesso di Costruire per due campi di calcetto con servizi e spogliatoi in strutture mobili. Indipendentemente dalle indagini in corso da parte della magistratura, nella quale si esprime sempre fiducia, una modesta realizzazione è stata presentata all’opinione pubblica dalla stampa enfaticamente quale “impianto sportivo con cambio di destinazione d’uso e incremento di valore fino a € 600.000”, e comunque collegata alla edificazione avvenuta negli anni 2000-2008. Ieri, sono stati eseguiti i sequestri delle unità immobiliari del “Parco Oliteama”, sul quale l’attività ispettiva dell’UTC è iniziata nell’anno 2011 ed è terminata nel settembre 2013 con l’emissione del provvedimento di acquisizione al patrimonio comunale di n°40 unità immobiliari. Tale attività anche ora è presentata mediaticamente non come una indagine eseguita dall’Ente e amministrativamente in via di conclusione, ma come un qualcosa dallo stesso Ente subìto. La situazioni innanzi descritta rende oltre modo difficile proseguire l’azione di bonifica e ripristino della legalità che pure questo Ente continuerà con decisione a porre in essere, pertanto si chiede alla S.V. una udienza urgente per un confronto ed un consiglio sulle azioni da intraprendere”.

 

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