Mai come ad Orta di Atella la “monnezza” è un bene “prezioso”. Si paga infatti a peso d’oro. Le nuove tariffe comunali hanno fatto salire alle stelle la tassa per i rifiuti solidi urbani. Un provvedimento che, giustamente, ha scatenato una sollevazione popolare. Da giorni centinaia di cittadini hanno preso d’assalto la sede del municipio in piazza Petrarca. File lunghissime di contribuenti a caccia di chiarimenti (nelle foto a sinistra). Chiedono spiegazioni sul forte aumento della tassazione. Vogliono capire come sono state calcolate le aliquote. Pretendono di sapere perché devono essere tartassati da un’amministrazione che ad un anno e mezzo dall’insediamento ha prodotto poco o nulla. Ma al danno si aggiunge la beffa. Per avere accesso al municipio, cioè a casa loro, devono attendere ore al freddo all’esterno della casa comunale dove ogni giorno si forma una lunga processione. Solo dopo aver consegnato un documento di riconoscimento e ricevuto il pass, le persone possono entrare al massimo 2-3 alla volta per andare a parlare con i componenti dell’ufficio tributi. Una situazione inaccettabile. Per quale oscuro motivo i cittadini non potrebbero attendere all’interno del municipio, ad esempio nell’androne di ingresso o nell’aula consiliare? E no. Per gli amministratori locali è normale che debbano stare all’addiaccio per ore. Che assurdità. Torniamo all’impennata della Tari. Per stabilire le aliquote sono previste tariffe fisse e variabili. Quelle fisse variano a seconda dei componenti del nucleo familiare. Quella fissa riguarda i metri quadrati delle abitazioni. Stando alla tabella (nella foto in basso) una famiglia con quattro componenti sborsa 2,14 euro al mq. Mentre un nucleo familiare di due persone paga 1,86 euro al mq. In pratica in base alla tariffa fissa una famiglia di 4 componenti che abita in una casa di 100 mq versa alle casse comunali 214 euro, quella con 2 componenti 186 euro. Ma se è una tariffa è fissa non dovrebbe essere unica per tutti tenendo conto solo dei mq? Oppure i metri quadrati di un nucleo familiare con 4 persone valgono di più di quelli di una famiglia meno numerosa? Se a ciò si aggiunge che le famiglie con più componenti pagano di più anche per la tariffa variabile, che si basa sul numero del nucleo familiare, la Tari raggiunge vette altissime. Infatti genitori con due figli hanno un esborso di 5 euro al mq. Il risultato? Le famiglie numerose, che andrebbero sostenute dal Comune con una politica fiscale equa, pagano di più. Cose da pazzi. E’ andata ancora peggio ai commercianti, falcidiati da aliquote stratosferiche. Un fioraio, ad esempio, paga addirittura 40 euro al mq. Eppure l’internalizzazione del servizio di riscossione era stata annunciata dagli amministratori come una misura che avrebbe fatto risparmiare i contribuenti. Ma in realtà, bollette alla mano, si è avuto un notevolissimo rincaro della tassa sui rifiuti. Il caso Tari sarà al centro del consiglio comunale convocato per martedì 20 dicembre alle ore 17.30 su richiesta di Campania Libera (il nuovo gruppo consiliare guidato da Nando D’Ambrosio e composto da Eduardo Indaco e Nicola D’Ambrosio), dei consiglieri 5 Stelle Giovanni Russo, Fabio Di Micco e Gennaro Giordano, e dell’indipendente Antonino Santillo. La seduta di martedì prossimo assumere un rilievo particolare anche per il ritorno di Indaco alla presidenza del consiglio al posto dell’abusivo Massimo Russo, silurato dai giudici del Tar. Finalmente il consesso ortese sarà di nuovo guidato da una persona che ha rispetto verso le istituzioni. E soprattutto che non si comporterà da capra.
Mario De Michele