Eduardo Indaco potrebbe avere le ore contate. I consiglieri di maggioranza, escluso il socialista Antonio Russo, stanno mettendo appunto l’operazione “Vendetta”. I falchi vogliono fargli pagare il passaggio all’opposizione, assieme a Nicola D’Ambrosio, motivato con un documento durissimo contro il sindaco Giuseppe Mozzillo e la squadra di governo. “Lo strappo di Indaco deve avere delle conseguenze”, sostengono con forza gli esponenti di maggioranza più agguerriti. Come? Semplice. Presentando e votando la sfiducia al presidente del consiglio comunale. “Dopo essere passato in minoranza – dicono i falchi – non può restare al suo posto, se non si dimette deve essere cacciato”. Ma l’operazione “Vendetta” potrebbe fallire per motivi tecnico-amministrativi. Ci sono pareri discordanti sulla possibilità che il presidente del civico consesso possa essere sfiduciato per motivi politici. Secondo una parte della giurisprudenza può essere silurato solo per gravi inadempienze. Da qualche giorno i consiglieri di maggioranza che vogliono far fuori Indaco si passano di mano in mano carte e sentenze del Tar per valutare la legittimità di un’eventuale presentazione della mozione di sfiducia. Le discordanze sul piano giuridico hanno per ora stoppato il blitz. Che però potrebbe scattare da un momento all’altro. Anche se il sindaco Mozzillo sta cercando di calmare i “suoi” consiglieri più agitati perché vorrebbe evitare la votazione sulla sfiducia a Indaco per i numeri risicati in assise. Ma prima o poi l’operazione “Vendetta” scatterà.

Mario De Michele

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui