CASERTA – Con risposta immediata in Commissione, l’on. Gianfranco Paglia ha interrogato il MInistro della Difesa per sapere se, come risulterebbe da una lettera inviata al Capo di Stato Maggiore, che il Ministro Di Paola, nelle more del riordino del sistema sanitario militare, ha chiesto di “procedere senza indugi” e mettere entro il 30 settembre la road map di dettaglio con le date di attuazione dei provvedimenti, rientrerebbero sia la soppressione dei Comandi Servizi Sanitari Nord ( Padova) e Sud (Napoli) sia il drastico ridimensionamento dei Dipartimenti Militari di Medicina Legale: di questi ne rimarrebbero solo sette, con chiusura, tra gli altri, di quello di Caserta.
Il DMML di Caserta, che ha sede nella caserma Tescione e che per bacino di competenza ( in particolare, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria), è secondo solo a quello di Roma, svolge importanti compiti. Esso riveste un ruolo strategico, in particolare per la sua posizione geografica che, di fatto, ne fa il punto di riferimento principale per tutta la sanità militare e la medicina legale dell’intera regione Campania e non solo. Inoltre – si legge nell’interrogazione – sul territorio insistono importanti organismi militari quali la Brigata Bersaglieri Garibaldi di Caserta, il Raggruppamento Addestramento Volontari di Capua, la Scuola Allievi Sergenti dell’AM di Caserta e se rispondesse al vero il provvedimento, ciò comporterebbe numerosi disagi. Pur comprendendo l’esigenza di rispettare gli equilibri di finanza pubblica, non si può pensare un riassetto organizzativo del servizio sanitario militare che rischia di peggiorare i livelli di efficienza amministrativa in questo delicato settore. Se tutto ciò – si legge in conclusione – dovesse corrispondere al vero, l’on. Paglia chiede ulteriori informazioni di dettaglio in merito al progetto di riordino del servizio militare. “Ad ogni modo – ha dichiarato l’on. Paglia – pur non conoscendo le intenzioni del Governo, personalmente non posso che ringraziare tutto il personale dell’Ospedale Militare. In questi 19 anni ho avuto modo di apprezzare la loro grande professionalità e la straordinaria umanità. Con queste doti hanno sempre affrontato il loro lavoro, soprattutto in un settore così delicato, come la sanità militare. In ogni caso non lascerò nulla di intentato per scongiurare quest’ennesimo scippo ai danni della nostra provincia.”