“Continua il nostro percorso di ispezioni conoscitive all’interno della sanità casertana. Anche nelle visite negli ospedali di Marcianise ed Aversa abbiamo riscontrato situazioni di carenza strutturale ancora gravi. E’ necessario che venga rivista l’intera organizzazione sanitaria provinciale al fine di razionalizzarla’. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Consigliere regionale Pd e Presidente della Commissione Trasparenza a margine delle visite ispettive negli ospedali di Marcianise e Moscati di Aversa.

Con Caputo erano presenti anche i Consiglieri, Lucia Esposito Pd, Gennaro Oliviero capogruppo Ps, Edoardo Giordano capogruppo Idv e il Presidente del Consiglio regionale Paolo Romano. I consiglieri sono stati accompagnati nelle visite dal Direttore sanitario dell’Asl Danzi. “L’Ospedale di Marcianise è stato completato dopo quasi tre decenni: ci troviamo di fronte ad un nosocomio che paga lo scotto di una mancata programmazione che causa duplicazioni di competenze e dei reparti. Il pronto soccorso, secondo solo a quello di Aversa con 25/30mila accessi all’anno, funziona solo per le prime cure. Qui si assiste ad una situazione paradossale, dopo il primo accesso,con i pazienti costretti a vagare nei vari ospedali della provincia alla ricerca delle cure più appropriate”. “Al Moscati di Aversa la situazione è ancora più difficile, su 200 posti letto previsti, solo 186 sono disponibili in un nosocomio che serve una utenza vastissima, tra cui anche l’area nord di Napoli”. “All’Ospedale di Aversa i Consiglieri sono stati accompagnati nella visita dal direttore sanitario Menditto. “Accanto a reparti che funzionano decentemente – spiega Caputo – ce ne sono altri in condizione pessime a questo si aggiunge il fatto che non ancora è pronto il blocco operatorio”. “Ma le difficoltà maggiori – aggiunge Caputo – sono al pronto soccorso, il secondo in Campania per accessi dopo il Cardarelli di Napoli e punto di riferimento di una utenza amplissima rispetto alle capacità ricettive. L’emergenza del nosocomio aversano è priva delll’emodinamica, ci sono solo quattro infermieri e per coprire adeguatamente tutti i turni mancano almeno sei medici”. “In una situazione già difficilissima, il personale è sottoposto a stress quotidiano di ogni tipo, non sono rari i casi di aggressioni ai sanitari: a uno di questi incresciosi episodi abbiamo assistito anche nel corso della nostra visita. Una delle questioni piu’ urgenti da risolvere e’ quella della sicurezza’. “E’ necessario creare una rete ospedaliera basata sulla specializzazione dei singoli presidi. Non è più possibile avere tutto sotto casa, come sostiene anche il Ministro della Sanità Renato Balduzzi. Gli utenti devono abituarsi ad avere un unico grande Ospedale provinciale ed avere in cambio servizi veramente efficienti”. “Riprenderemo già dalla settimana prossimo il nostro viaggio nella sanità casertana – conclude Caputo – la prossima tappa sarà l’Ospedale di Sessa Aurunca. Alla fine di questo percorso ispettivo, elaboreremo un report sullo stato di salute della sanità campana. E’ arrivato il momento di invertire il percorso dell’inefficienza e dell’inerzia e cominciare a dare risposte al bisogno di salute dei cittadini campani”.

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