Calza a pennello la pubblicità (che circolava qualche anno fa) di una nota bevanda dove protagonista una particella di sodio chiedeva: “C’è nessuno??? E poi amaramente constatava: “No, qui non c’è nessuno”. Lo spot avrebbero potuto girarlo con uno scenario ancor più convincente al comune di Parete. Ritorniamo sulla problematica dei roghi tossici, purtroppo. La situazione è ormai insostenibile. I cittadini devono subire ogni giorno fumi tossici e sono in balia di criminali che agiscono indisturbati. Anche a Parete. Tante le lamentele e le richieste della comunità. A gran voce hanno rivendicato maggiore impegno nel combattere lo sversamento illecito dei rifiuti nonché un controllo mirato per arginare il fenomeno dei roghi da parte dell’amministrazione. E se da alcuni della maggioranza si è potuta notare una mano tesa almeno nel provvedere a rispondere alle singole segnalazioni (vedasi Pietro Feliciello e Michele Falco), per il resto come al solito si notano solo grandi assenze e inadempienza. E in secondo luogo ancora una volta le divisioni interne rispetto alla linea politica da seguire.

L’ultima polemica era stata sollevata in seguito alla comunicazione del Presidente del consiglio comunale, Antonio Principato, di aver convocato per una visita istituzionale le “Autorità firmatarie del c.d. Protocollo sulla Terra dei Fuochi per la verifica sul campo”. In quell’occasione Giovanni Papadimitra, portavoce del comitato “Parete Basta Roghi!”, aveva accolto con favore tale iniziativa ma (annusando presumibilmente l’odore di un bluff) aveva chiesto pubblicamente di muoversi anche attraverso altre strade che non prevedessero solo l’attesa dell’arrivo della cavalleria. Da lì è nata una discussione social senza precedenti che si è conclusa con un nulla di fatto. A distanza di 15 giorni (l’atto è datato 6 agosto) dall’invito alle istituzioni di venire a Parete l’esito, anche in questo caso, è un nulla di fatto. Siamo sicuri che se qualcuno avesse accolto l’invito Pellegrino e i suoi ne avrebbero fatto annuncio tramite qualsiasi mezzo di comunicazione esistente al mondo.

Attestato che quindi (almeno per il momento) nessuno verrà a dare possibili soluzioni, che ne direste Pellegrino e maggioranza di escogitare qualche atto che possa almeno iniziare a tamponare la situazione? È così difficile? Ancora una volta siamo in un’attesa fiduciosa. Si sa, la speranza è l’ultima a morire. Intanto i rifiuti aumentano, i roghi pure e l’immobilismo resta.

Valentina Piermalese

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