Per dirla con Renzi “è la volta buona”. Il Pd casertano ha sciolto i nodi su provinciali e regionali. Stamattina presto ai tavolini del bar Mungiguerra a Caserta si sono ritrovati Enzo Cappello, Nicola Caputo, Dionigi Magliulo, Franco De Michele, Enrico Tresca, Lucia Esposito, Enzo Battarra, Silvio Sasso, Gennaro Oliviero, Dario Abbate e Luigi Munno. I rappresentanti delle due liste che hanno portato a casa ben 50 membri su 80 della direzione hanno dato via libera alla candidatura di Enzo Cappello alla presidenza della Provincia. Il presidente del partito aveva già ricevuto l’ok dall’area Graziano-Stellato-Marino. Il sindaco di Piedimonte Matese ha quindi ricevuto un’investitura plebiscitaria, spazzando via la concorrenza di Emiddio Cimmino, sponsorizzato in un primo momento dai caputiani. Cappello è già al lavoro per la composizione delle liste (due o tre) che lo sosterranno nella corsa per la conquista dell’ente di corso Trieste. Il primo cittadino pedemontano può contare su un lungo curriculum politico e amministrativo. E’ un imbattibile mediatore. Dote che gli consentirà di “pescare” anche tra sindaci e consiglieri comunali non targati Pd per la stesura delle liste. Tra un caffè e un cornetto si è chiusa un’altra partita importante, quella della lista alle regionali. Che negli ultimi giorni aveva fatto salire la temperatura alle stelle tra i dem. C’era da scremare il numero dei candidati machi. Sei nomi (Stefano Graziano, Antonio Mirra, Magliulo, De Michele, Abbate e Oliviero) per 5 posti disponibili. Su proposta di De Michele è stato stabilito che in base ai rapporti di forza in direzione spetta alla lista Caputo-Picierno e a quella del gruppo Cappello-Esposito-Abbate-De Michele indicare 7 nomi su 8. Per i caputiani correranno Magliulo e Giusy De Biasio, figlia di Pasquale De Biasio, presidente del Consorzio Idrico. Picierno punta su Oliviero. I pittelliani schierano la Esposito. Per i Giovani turchi scendono in campo De Michele e Raffaella Zagaria. E Abbate sarà il rappresentante dei Riformisti. Sull’altro versante del partito non ci sono mai stati dubbi sul nome di Graziano. La lista è di fatto pronta. E i 5 maschi in gioco saranno Magliulo, Oliviero, De Michele, Abbate e Graziano. In offside e con un mucchio di mosche in mano è rimasto Mirra, per il quale si era battuto Caputo. Nel corso dell’incontro mattutino si è anche concordato di redigere un documento unitario delle due aree del Pd casertano per rimarcare il dato politico emerso dal voto di ieri. In estrema sintesi si è detto che nel partito c’è una nuova maggioranza con 50 componenti nella direzione. Raffaele Vitale è in minoranza. E deve prenderne atto. Serve una gestione collegiale con una nuova segreteria da nominare quanto prima e composta dai rappresentanti delle diverse anime dem. Ma per ora non si vuole alimentare uno scontro interno in vista degli importanti appuntamenti elettorali alle porte. Dopo il voto si vedrà. E per il novello sposo Vitale non saranno rose e fiori.
Mario De Michele