Abbiamo in data odierna provveduto ad inviare al presidente del Partito Democratico di Caserta una richiesta di convocazione urgente della direzione provinciale, organo principale di indirizzo politico del Partito, eletto ormai da diversi mesi e mai convocato sino ad oggi.
Lo abbiamo fatto perché riteniamo, dopo le elezioni regionali, indispensabile e prioritaria una discussione franca e alla luce del sole su quello che è oggi il PD in provincia di Caserta e su quali sono gli obiettivi che il Partito si pone per il futuro.
Riteniamo inutile e dannoso per tutto il PD il permanere di discussioni fatte fuori dalle sedi opportune senza coinvolgere complessivamente gli iscritti ed il gruppo dirigente di un Partito che oggi ha una necessità insuperabile di una discussione concreta e risolutiva.
Dopo le elezioni regionali, vinte con gran merito dal presidente Enzo De Luca, abbiamo il dovere di guardare al futuro con ottimismo, ma anche con il senso di responsabilità di chi oggi governa la Regione Campania.
Il Partito Democratico di Caserta non può non essere protagonista di questa nuova stagione iniziata con la vittoria di De Luca alle elezioni regionali. Dobbiamo avere la capacità ed il coraggio di accettare, in Terra di Lavoro come in tutto il Mezzogiorno, la sfida del buon governo del territorio e ridare insieme al neo presidente della Regione Campania anche ai nostri concittadini non la speranza ma la certezza di affrontare a viso aperto i problemi veri di questa provincia.
Pertanto ci auguriamo che in tempi brevissimi venga convocata la direzione provinciale e si dia vita, nella chiarezza e lealtà delle posizioni di tutti, ad un nuovo corso del Partito Democratico Casertano.
I componenti della direzione provinciale PD Caserta
Maria Canzano, Antimo Castaldo, Carlo Cerrito, Raffaele Squeglia, Paola Coen, Silvia Zanfardino,
Roberto Sabbatano,Brigida Del Monaco, Stefano Masi, Mario Romano, Pietro DI Bernardo,
Carmen Della Corte, Castrese Paragliola, Annamaria Lettieri, Marinella Stellato, Giovanna Abbate,
Nicoletta Gentile, Peppe Roseto