Ieri nel corso della convenzione del Pd Caserta è stato anche presentato un documento molto critico nei confronti del l’operato del commissario di provinciale Franco Mirabelli. Ecco il testo: Viviamo un’epoca di profondi conflitti, tutto è messo in discussione persino il concetto stesso di stare insieme in Europa, questa grande Unione che ci ha garantito settant’anni di pace. Noi dobbiamo porci al centro della sfida di questi anni. A chi tenta di alzare muri cavalcando paure xenofobe va spiegato che la più concreta garanzia di tenuta sociale è la tensione costante verso il confronto tra mondi anche diversi. Per contrastare i populismi è indispensabile l’azione di forze politiche popolari, capaci di elevare la qualità, la trasparenza e la responsabilità delle scelte democratiche. Gli obiettivi strategici che dobbiamo porci, in Europa, in Italia, a Caserta, ci impongono riflessione e proposta politica. La fase congressuale che ci investe, ma soprattutto il momento politico istituzionale che sta attraversando il nostro Paese, impone al PD casertano di compiere uno sforzo teso all’unità per contrastare il forte populismo dei nostri giorni, costruendo soluzioni concrete ai numerosi problemi di Terra di Lavoro. L’alta partecipazione degli iscritti alle Convenzioni di Circolo, infatti, testimonia il desiderio di riscatto del popolo Democratico dopo il deludente risultato referendario ed il dato significativo raccolto dalla mozione Renzi-Martina è il sintomo della spinta che larga parte dei Democratici casertani auspica arrivi a sostegno della candidatura di Matteo Renzi a Segretario nazionale. Tale importante risultato, rappresentato dalla elezioni di delegati alla Convenzione provinciale su un totale di , è il frutto di una militanza appassionata che trova la sua forza soprattutto nell’impegno dei Circoli territoriali. Cè, quindi, un sentimento diffuso di autodeterminare il percorso futuro del Partito casertano e si riscontra la maturità necessaria a superare le difficoltà del passato ed attuali, ponendo al centro un protagonismo condiviso dei militanti, dei Sindaci e dei rappresentanti istituzionali a tutti i livelli che hanno a cuore esclusivamente i destini complessi della nostra provincia, con un percorso aperto ed inclusivo che generi l’entusiasmo contagioso anche in vista delle importanti sfide delle elezioni amministrative del prossimo giugno. Per fare ciò è indispensabile che il PD viva il territorio, porta a porta, sia un partito popolare che sappia intercettare le questioni e tramutarle in proposta politica concreta. Dovremo immaginare un PD che sia estremista di territorialità, un PD trafficante di opportunità per il nostro territorio; qui a Caserta forse ne abbiamo bisogno più che altrove. Lavoriamo affinché le Primarie del 30 Aprile siano una festa di democrazia e conseguentemente si superino con rispetto e rigore le difficoltà legate alle singole dinamiche di Circolo e si punti a celebrare in tempi rapidi l’atteso congresso provinciale per riconsegnare al PD gli organismi statutari democraticamente eletti, ritenendo esaurita la fase commissariale. L’unità va ricercata, non imposta; le regole statutarie e democratiche, la condivisione delle scelte devono rappresentare le coordinate a cui ispirare l’azione politica a Caserta. Il commissario Mirabelli, in questo anno di commissariamento, non è riuscito ad ergersi al di sopra della litigiosità ed a neutralizzare le spinte divisive. Bisogna prendere atto che il suo mandato è scaduto ed è giunto il momento di aprire una fase nuova.

 

 

Ecco I firmatari

{gallery}conv{/gallery}

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui