Salvo sorprese, che difficilmente ci saranno, il Pd casertano ha finalmente chiuso la fase commissariale e ripartirà attorno Emiddio Cimmino per rilanciare un partito ormai ridotto ai minimi termini. È stata depositata la lista unica a sostegno dell’ex sindaco di San Tammaro che sarà il nuovo segretario provinciale dei Democratici dopo circa due anni di commissariamento targato Franco Mirabelli. Un commissariamento servito solo a peggiorare la situazione interna dei dem alle prese negli ultimi anni con infinite guerre tra bande. Ecco il documento di Cimmino.
“Desidero ringraziare l’intero Partito Democratico di Caserta, a partire dai rappresentanti istituzionali fino ai segretari di circolo, per avermi indicato, all’unanimità, quale candidato “unico ed unitario” alla segreteria provinciale di Caserta del Partito Democratico, naturalmente sostenuto da una lista unica, ed in questo solco caratterizzerò la mia “eventuale” (aspettiamo che il congresso voti) segreteria. Tutti hanno manifestato, con argomentazioni profondamente condivisibili, la voglia di impegnarsi con passione per il partito, stabilendo regole e criteri per celebrare un congresso finalmente “unitario”, dimostrando che siamo un partito dove si discute, talvolta anche con molta forza, ma siamo persone che hanno nel “dna” la capacità di sentirsi comunità. Abbiamo un compito non facile: riaccendere la fiducia popolare verso il Partito Democratico, ma ciò richiede un cambiamento vero per essere un’alternativa credibile. La strada è obbligata: guardare avanti, modificare i nostri errori e riconnetterci non solo con i territori, ma anche con chi si è allontanato per le ragioni più diverse. Dobbiamo essere un’opportunità e reagire, trasformarci in una speranza di futuro, perché il governo di un grande Paese come l’Italia non può peccare di dilettantismo, non può essere rancoroso verso gli avversari e non può sottrarsi alle proprie responsabilità: una strada che porta dritto ad un declino inarrestabile. Si deve elaborare una proposta alternativa, credibile. Analizzare con umiltà le ragioni delle sconfitte, in ogni dove, ascoltando i circoli che rappresentano le sentinelle del territorio, cioè, chi vive il quotidiano di una comunità e i propri i cittadini, per costruire una piattaforma condivisa e, soprattutto, unitaria, per offrire soluzioni adeguate ai problemi degli italiani e del sud in particolar modo. Ci sono tante persone che non si arrendono, che hanno ancora voglia di impegnarsi e riavvicinarsi, per questo rimettiamoci in cammino, ora è necessario un nuovo patto per il lavoro e per le giovani generazioni. Per realizzare tutto questo c’è bisogno di nuove idee, di passione, di impegno e di unità. Proprio da Caserta riparte questa voglia di unità, a tutti i costi, dove ognuno di noi rinuncia ad un pezzetto del proprio sé, in nome di una rinnovata comunità”.