CASERTA – Il tanto atteso tavolo provinciale con i candidati del Pd alle Politiche è stato finalmente convocato. Dopo l’ultimatum lanciato da un nutrito gruppo di dirigenti “Arrenditi, sei circondato”, Ludovico Feole si è tolto i paraocchi e ha compreso di dover ragionare anche con chi ci ha “messo la faccia”.
Oggi pomeriggio alle 16.30 nella sede di via Maielli a Caserta si terrà il primo confronto per cercare di riannodare i fili di un partito che rischia seriamente lo sfascio. Per ritrovare il bandolo del dialogo si dovrà raggiungere l’intesa su una questione dirimente: come e da chi dovrà essere gestito il partito in una fase così delicata.
Da più parti è arrivata la richiesta di affidare il traghettamento del Pd al congresso ad un organismo ampio composto, oltre che dal segretario facente funzione, anche dai parlamentari, dai candidati e dalle figure istituzionali più importanti, tra cui il consigliere regionale Nicola Caputo e il capogruppo alla Provincia Giuseppe Stellato. La proposta sarà ribadita anche nella riunione di oggi.
Feole sarà d’accordo? Nutriamo qualche dubbio. L’orientamento del segretario facente funzione sarebbe quello di proporre un triunvirato coordinato da lui e formato dai parlamentari Rosaria Capacchione e Pina Picierno. Una soluzione al ribasso rispetto a chi chiede una gestione più collegiale del partito. E se le proposte in campo resteranno queste, il tentativo di Feole di uscire dall’angolo fallirà. E le prove tecniche di dialogo finiranno già prima di cominciare.
Il risultato? Proseguirà il muro contro muro. Ma chi chiede di uscire dal guado ha in mente un’altra soluzione, una soluzione “finale”: se Feole rifiuta l’offerta di costituire un tavolo allargato anche ai candidati alle politiche, nella direzione del prossimo 18 marzo sarà avanzata la proposta di indicare la Capacchione come coordinatrice di un organismo collegiale, che in questo caso non comprenderebbe la presenza del segretario facente funzione.
Chi boccerebbe in direzione il nome della capolista al Senato? Nessuno, o al massimo pochi temerari. Ora il cerino è nelle mani di Feole. Spetterà a lui decidere del suo futuro. Il duello con la Capacchione è impari. E la prima testa a saltare sarebbe proprio quella del segretario facente funzione. La resa dei conti è vicina, ma non è scontato che si consumi il 18 marzo. La neo senatrice ha già fatto sapere che lunedì è impegnata a Roma, per cui è probabile che la direzione provinciale sia spostata di qualche giorno.
Sempre oggi alle 18.30 è in programma un altro importante incontro. Al Jolly Hotel si terrà la riunione tra i componenti della direzione che fanno capo, tra gli altri, a Dario Abbate, Stefano Graziano, Lucia Esposito, Camilla Sgambato e Giuseppe Stellato. I “big” e i loro seguaci concorderanno le prossime mosse.
Ma la strada è segnata: se Feole resterà arroccato nel suo fortino, sarà fatto fuori. Tra lui e la Capacchione non c’è partita.
Mario De Michele