Una proposta indecente. Che mira a ostacolare la partecipazione. E sottende il tentativo di boicottare il congresso provinciale del Pd. L’ipotesi (sempre più concreta) di votare il 6 novembre non va già a Marco Villano. Per il dirigente dei Democratici casertani e consigliere comunale di Aversa si tratta di una “cosa inaccettabile, impensabile”.

“La proposta di svolgere il congresso il 6 novembre, in un giorno infrasettimanale – spiega ai microfoni di Campania Notizie – è davvero indecente. E’ evidente che siamo di fronte alla volontà di chi sostiene Peppe Roseto di voler chiudere le porte del partito e di impedire la partecipazione degli iscritti. Ormai è chiaro a tutti che c’è chi non vuole il congresso”. Il giovane esponente del Pd ricostruire le tappe che hanno portato al rinvio del voto fissato in un primo momento per oggi 27 ottobre. “Il gruppo che appoggia Roseto ha giocato sporco. Se c’era la volontà politica avremmo svolto il congresso nella data stabilita, mentre si è cercato in tutti i modi, in molti casi scorretti, di perdere tempo. Questa è la dimostrazione – afferma Villano – di come una parte del Pd non abbia ancora capito che bisogna superare le rendite di posizione. Si è aperta una nuova fase e chi non lo comprende è politicamente miope, e soprattutto impedisce il rilancio di un partito che per troppo tempo è stato soffocato da personalismi e vecchie logiche”.

 

Ma qual è la differenza politica tra i due candidati alla segreteria? Villano non ha dubbi: “Il nome di Raffaele Vitale è il frutto di un progetto condiviso da molte aree del partito, è una candidatura trasversale avanzata dai Giovani democratici per eleggere un segretario sostenuto da un’ampia maggioranza e per costruire una nuova classe dirigente. La candidatura di Roseto invece ha altre finalità”. E proprio Roseto finisce nel mirino del consigliere comunale di Aversa: “Non può dire che il comportamento dei Giovani democratici è vergognoso. Le nuove generazioni rappresentano forse la migliore risorsa del Pd. Le sue dichiarazioni sono inaccettabili”. Il consigliere comunale estrae dal suo arco una freccia anche contro Nicola Caputo: “Io e i Gd – sbotta Villano – abbiamo chiesto a tutti i big del partito di sederci attorno a un tavolo per trovare una soluzione largamente condivisa, ma non tutti, tra cui il consigliere regionale Nicola Caputo, hanno raccolto il nostro appello all’unità. Sfido chiunque a smentirmi”.

Mario De Michele

LA VIDEO-INTERVISTA A MARCO VILLANO

 

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