CASERTA – Il duello è “social”. A distanza. E con accuse precise. Ma senza mai fare il nome del nemico. Tra le righe però c’è scritto non solo il nome ma anche il cognome dello sfidante. Da un lato, Stefano Graziano, dall’altro Nicola Caputo. Da sempre su posizioni divergenti e in correnti diverse del Pd. Negli ultimi mesi ancora più distanti. Dopo una fase di pace apparente ieri sera è stata riaperta l’arena dei Democratici. Che hanno nominato la commissione per il congresso provinciale di Caserta, composta da Carlo Cerrito, Laura Passaretti, Gennaro Falco, Ilaria Di Rauso, Giovanni Cusano, Maria Antonietta Scaringi, Vito Marotta, Giuseppina Sgambato, Franco De Michele, Telia Frattolillo e Luigi Munno.

Rappresentate tutte le anime con una prevalenza (oltre il 60%), dovuta ai numeri, di esponenti vicini a Caputo, Enzo Cappello, Lucia Esposito e Carlo Marino. Sul versante opposto sono stati indicati persone riconducibili alle posizioni interne di Graziano, Dario Abbate e Giuseppe Stellato. Ma ancora una volta nel Pd i conti non tornano. Stando almeno al duello facebookiano tra Graziano e Caputo.

A dare fuoco alle ceneri è l’ex deputato. Che di buon’ora posta questo messaggio: “L’arroganza e il modo di intendere la vita di partito che ho visto stasera alla direzione provinciale del pd mi ha reso ancora più consapevole che c’è bisogno della scelta di una nuova primavera x il Pd che abbia due caratteristiche: un segretario che lavori esclusivamente x il Pd e nn lo usi come tram e che porti con se un rinnovamento generazionale intelligente e radicato”. In sintesi, tutto bisogna fare, fuorché lasciare il partito nelle mani di Caputo, Cappello e Marino.

Poco dopo la secca replica del consigliere regionale, che parla di impazzimento e mistificazione. “Cos’e Pazz – scrive sul suo profilo Fb – La mistificazione della realtà è stata la forza di una classe dirigente che, seppur non vecchia dal punto di vista anagrafico, ha inquinato e mortificato la democrazia interna del Partito e che, con la logica del tanto peggio tanto meglio, non ha fatto altro che gettare discredito sul partito utilizzando anche compiacenti mezzi di comunicazione. Una direzione, come quella di ieri, viene addirittura criticata da chi, avendo meno del 20% dei presenti, è riuscito ad ottenere, con il solito trucchetto del finto unanimismo, circa il 40% dei membri in commissione. Domani scade il termine per la presentazione delle candidature per la Segreteria Provinciale. Si facciano avanti donne e uomini liberi che, innanzitutto, parlino il linguaggio della verità .. giovani e meno giovani che siano… Il dato anagrafico è solo uno degli elementi su cui si basa il rinnovamento. Basta con le Small minds, quelle che parlano solo di inciuci su persone e di episodi… Si apra una nuova stagione… Non se ne può più, basta con l’ipocrisia e le cattiverie. Basta con chi, in questi anni, non avendo rappresentanza adeguata per esercitare una presunta leadership, non ha fatto altro, a livello provinciale e di circoli, che alimentare scontri e confusione per ritagliarsi spazi di agibilità politica che poi ha utilizzato solo per perseguire propri utilitaristici obiettivi… W il PD che, tradotto per le small minds, significa W il Par-ti-to De-mo-cra-ti-co!”.

Per ora il duello è sul web. Da domani, ultimo giorno per presentare le candidature, sarà sul campo. Di battaglia.

Mario De Michele

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