Incontro “segreto” (non per noi) a casa di Peppe Stellato tra big e dirigenti del Pd casertano che sostengono Raffaele Vitale. Oltre all’ex capogruppo dem in Provincia, attorno al tavolo si sono seduti Camilla Sgambato, Stefano Graziano, Marco Villano, Carlo Marino, Erasmo Fava e Carlo Corvino. Presente anche il segretario provinciale. al centro della discussione la composizione del nuovo assetto del partito. In primis la nomina della squadra che dovrà affiancare Vitale nell’eventuale “fase 2” del Pd. Per siglare l’accordo con l’area Caputo bisogna superare, tra i vari ostacoli, il crocevia della delega all’Organizzazione. Cadrega chiesta dai caputiani per un bilanciamento politico nella nuova maggioranza. In questa partita un ruolo decisivo lo gioca il gruppo Marino. Fin dall’inizio delle trattative, risalenti ormai a oltre un mese e mezzo fa, l’Organizzazione sarebbe dovuta entrare nell’orbita del team dell’ex consigliere comunale di Caserta con l’incarico assegnato a Fava. Poi, col passare del tempo e a causa dell’incedere a passo di gambero del segretario provinciale, la matassa si è ingarbugliata. E quando la trattativa tra vitaliani e caputiani sembrava ormai sfumata ieri è ripreso il dialogo. I supporter del sindaco di Parete hanno dato la disponibilità a cedere l’Organizzazione. Ma ovviamente spettava a Marino dire l’ultima parola. Che è stata “sì, a patto che la segreteria sia ristrettissima, con un massino di 5 componenti”. Una posizione emersa da un serrato confronto con il suo gruppo, all’interno del quale si intensificano i mugugni. In caso di accordo Fava ripiegherebbe sugli Enti locali. Ma il nodo deleghe non è l’unico da sciogliere. Dopo un periodo idilliaco, il confronto con i caputiani si è inasprito anche quando si è parlato della strategia sulle prossime elezioni amministrative. In ballo ci sono città importanti come Caserta, Aversa, Santa Maria Capua Vetere. E tra ambizioni personali e questioni territoriali non sarà facile indicare una via che metta d’accordo tutti. Il vertice sammaritano tra i big filo Vitale è tata anche l’occasione per mettere a punto le contromisure in caso saltasse definitivamente il tavolo con Caputo.

Mario De Michele

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