“Non chinerò la testa di fronte a una decisione che calpesta tutte le regole democratiche e statutarie del Pd e mortifica la dignità personale e politica di un dirigente che da oltre 30 anni ha impostato la propria azione sempre nel solco dei valori del partito. Dario Abbate non lascia. Raddoppia. Non ha per nulla intenzione farsi da parte senza combattere contro il golpe del commissario provinciale Franco Mirabelli che ha ufficialmente dichiarato che Antonello Velardi sarà il candidato sindaco alle comunali di Marcianise. Una decisione di una spregiudicatezza politica inaudita. Uno schiaffo anche a Rosaria Capacchione, il cui operato da presidente della commissione di garanzia è stato considerato come carta straccia. Con questo provvedimento il commissario provinciale dem ha dimostrato, come si era capito ormai da tempo, che sul caso Marcianise non ha svolto il ruolo di garanzia, ma fin dall’inizio ha parteggiato, non si sa bene per quali motivi (solo politici o anche di altro tipo?) per imporre il nome di Velardi. “Sono rimasto senza parole di fronte al comportamento di Mirabelli”, afferma con rammarico Abbate. Che però non demorde. “Se il commissario provinciale pensa di gestire il partito a proprio uso e consumo si ricrederà presto. Io e il mio gruppo andiamo avanti nella battaglia, che a questo punto, è di libertà e dignità politica”. Sarà quindi candidato sindaco alle comunali di Marcianise? Abbate risponde senza pensarci su un momento. “Certo, Mirabelli non è il padrone del Pd. Da garante si è trasformato in un dittatore sprezzante delle elementari regole del partito. Mi candiderò, con il sostegno dei tanti democratici, che non accettano di essere trattati come esponenti di serie B, totalmente esclusi da Mirabelli, a partire da me, da qualsiasi confronto democratico per affrontare politicamente e cercare di superare le divergenze, palesi e intestabile, presenti nel circolo di Marcianise. Mirabelli – sbotta Abbate – ha snobbato un fetta, anche consistente degli iscritti al partito. Un atteggiamento emblematico del fatto che fin dall’inizio lui ha sempre parteggiato per chi sosteneva Velardi. Per quali motivi? Per come si è comportamento mi viene da pensare che non ci siamo veri motivazioni politica alla base della sua scelta di sostenere a spada tratta Velardi, evidentemente ci sono ragioni oscure che io non conosco”. La posizione di Abbate di scendere comunque in campo alle comunali non è stata presa a caldo. L’ex segretario provinciale dem ci ha riflettuto molto. E ha deciso che non è accettabile per passare una scelta, quella di Mirabelli, che rappresenta un vero e proprio golpe. Di fronte a tutto ciò lotterò fino in fondo e costi quel che costi per riaffermare nel Pd il rispetto delle regole democratiche e statutarie. Il colpo di mano di Mirabelli non lede l’immagine del sottoscritto e dei miei sostenitori, ma fa uscire a pezzi l’immagine di un partito che per colpa del commissario provinciale è democratico solo a parole”. Abbate quindi sarà candidato alle comunali. E, a nostro avviso, nonostante le scelte scellerate di Mirabelli, sarà sotto il profilo politico il vero candidato Pd alle elezioni di Marcianise.

Mario De Michele

 

 

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