Se nella giornata del tesseramento 2015 in alcuni circoli Pd ci sono state risse e per poco non si è arrivati alle mani (vedi Carinaro, Teverola e Succivo), a Piedimonte Matese i militanti dem hanno fatto anche di peggio, o di meglio, fate voi. E si sono presi praticamente a “seggiate”. Nell’arena sono scesi i seguaci del sindaco Enzo Cappello e quelli del consigliere regionale Gennaro Oliviero. I primi con il coltello tra i denti per non perdere le redini della sezione. I secondi pronti a tutto per mettere le grinfie sul circolo. Uno scontro all’ultimo sangue. Anzi, all’ultima sedia. E sì, perché a un certo punto dalle parole si è passati ai fatti. E qualcuno non ha esitato a scagliare sedie contro gli amici-nemici di partito. Scene tragicomiche, in perfetto stile Pd casertano. Al circolo dem di Piedimonte sono state assegnate 87 tessere a fronte dei circa 200 iscritti del 2014. Dei vecchi tesserati ben l’80% erano riconducibili o legati a doppio nodo al primo cittadino Cappello, che è anche presidente provinciale del Pd. Il casino è scoppiato quando nella sezione si sono presentate in assetto da guerra le truppe di Oliviero, per nulla intenzionate a lasciare anche stavolta campo libero a Cappello e company, altrettanto agguerriti per non cedere posizioni. Il circolo è stato “assediato” da circa 130 persone, equamente divise tra sostenitori del sindaco e tifosi del consigliere regionale. In pochi minuti si è scatenato il caos. Urla, spintoni e offese. Poi è volata qualche sedia. Alla fine il match è finito in parità: una quarantina di tessere se le sono aggiudicate i filo-Cappello, un’altra quarantina i supporter di Oliviero. Su chi ha vinto la sfida a “seggiate” non sono pervenuti dati ufficiali. E’ ancora in corso il conteggio.

Mario De Michele

 

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